Per ottenere lo sconto IRPEF non è necessario presentare alcuna domanda o richiesta specifica, ma è sufficiente, in sede di dichiarazione dei redditi, indicare i dati catastali dell’immobile oggetto dell’intervento.
Indispensabile, però, che i pagamenti siano effettuati con bonifico bancario o postale, ad eccezione di quelli che non possono essere eseguite con questa modalità, come il pagamento di oneri concessori, diritti di segreteria, bolli, ecc.
Nel bonifico deve essere indicato il codice fiscale della persona che effettua il pagamento e il codice fiscale o la partita IVAdi colui che lo riceve.
La causale da indicare è la seguente: Bonifico ai sensi della L. 449/97 art. 1 c. 3 e successive modificazioni saldo fattura n° xx del xx/xx/xx oppure ai sensi dell'art. 16-bis), D.P.R. 917/86.
La maggior parte degli istituti di credito ha comunque predisposto una modulistica specifica per la richiesta della detrazione, che può semplificare l’operazione.
Al bonifico effettuato verrà applicata una ritenuta d’acconto del 4% sulla somma spettante al beneficiario.
Oltre alla copia di fatture e bonifici è importante conservare altri documenti da esibire in caso di controlli.
Per i lavori di attività edilizia libera, per i quali non è previsto alcun titolo è necessario predisporre un’autocertificazione, in cui si indichi la data di inizio dei lavori e si dichiari che i lavori per i quali si chiede la detrazione siano tra quelli agevolabili.
Nel caso in cui per i lavori intervenga più di una impresa, anche non contemporaneamente, deve essere inviata all’ASL competente con raccomandata A.R., una comunicazione contenente i seguenti dati:
- generalità del committente e ubicazione dei lavori;
- descrizione dell’intervento da realizzare;
- nominativo dell’impresa esecutrice con esplicita assunzione di responsabilità della stessa di rispetto della normativa in materia di sicurezza sul lavoro e contribuzione;
- data di inizio dei lavori.