ludoludo

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Proprietario Casa
L'art. 157 del codice penale, modificato dalla legge 5 dicembre 2005 n. 251, prevede che la prescrizione estingue il reato decorso il tempo corrispondente al massimo della pena edittale stabilita dalla legge e comunque un tempo non inferiore a sei anni se si tratta di delitto e a quattro anni se si tratta di contravvenzione, ancorché puniti con la sola pena pecuniaria.
Hai voglia di riscriverlo in parole povere? Scusa, grazie per la pazienza.
Cioè, avrei quattro anni di tempo per poter denunciare la cosa? Lo so che è tardi, ma se hai voglia. Grazie
 

arciera

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Proprietario Casa
sì è proprio così. questa è la legge. non quello che credo io. Non esiste una prescrizione per ogni singolo reato. Non si fa una legge con la postilla dei tempi della prescrizione. A seconda il reato, minimo 4, massimo6
 

ludoludo

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Eh? "comunque un tempo non inferiore a sei anni se si tratta di delitto e a quattro anni se si tratta di contravvenzione".

vero, minimo 4, minimo 6, va bene?
Grazie. allora se non mi pagheranno i danni proverò anche con questa strada. se non li pagheranno a me almeno pagheranno qualche multa allo stato.
Come ripeto non voglio più che il mondo sia dei falsi.
Nelle mie tasche non entrerà nulla, ma vedrò almeno di togliere qualcosa dalle loro. Gentili, grazie
 

arciera

Membro Senior
Proprietario Casa
potrebbe pure essere che la tua richiesta venga accolta. Al punto in cui li porti conviene loro mettere a posto il tuo immobile
 

Daniele 78

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per l'abbattimento dei tramezzi non ci sarebbe bisogno del permesso del comune. sarebbe bastata solo una comunicazione inizio lavori (cila) Come mai è partita anche l'abitabilità? Non so, ci sono dei vincoli ambientali? a Roma non sarebbe un grande problema (non voglio assolutamente minimizzare) se conosci qualcuno te la caveresti con 250 più 250 di ammenda e nuova planimetria con il compenso al tecnico che con mille euro c'è la fila a fartelo, con la penuria di lavoro che c'è. Ora sorge un problema perchè a pagina dieci del documento che ti posto vi sono i chiarimenti precisi su cosa è richiesto davvero tra stato di fatto e planimetria. Si è fatta un pò di confusione in questi anni per far lavorare un pò tutti. In realtà la nuova planimetria è richiesta solo se vi sono nuovi spazi e nuovi locali. E' scritto precisamente che spostamento di tramezzi, di porte, che non comportino acquisizione di nuovi spazi sono possibili senza correggere le planimetrie del catasto. Te la posto affinchè hai anche elementi contrari da subito. Puoi farla leggere al tuo avvocato perchè questi professionisti ci mettono nulla ad aprire contraddittori
Stai sbagliando completamente arciera se leggi bene le pagine capisci che hai preso un granchio enorme di sotto ti giro la spiegazione:

Pag 9:
A partire dalla 3 riga c'è scritto: "Pertanto nell'ipotesi in cui la planimetria non riproduca la configurazione reale (attuale) dell'immobile al fine di consentire l'inserimento in atto della prescritta dichiarazione di conformità, l'intestatario dovrà presentare una denuncia di variazione, allegando la nuova planimetria aggiornata con lo stato reale dell'immobile (tale situazione potrebbe presentarsi, a titolo meramente semplificativo, a causa di incompleta o non corretta rappresentazione degli ambienti costituenti l'unità immobiliare e delle pertinenze ad uso esclusivo, ovvero delle parti comuni, laddove originariamente non rappresentate".

Pag.10: "L'obbligo della dichiarazione in catasto sussistenti casi in cui la variazione, incide sullo stato, la consistenza,l'attribuzione della categoria e della classe, a seguito di interventi edilizi di ristrutturazione, ampliamento, frazionamento ecc...

Un cambiamento della distribuzione interna incide sul cambiamento della planimetria in quanto DEVI presentare una planimetria FEDELE alla situazione reale...SE NON è fedele non va bene e ai sensi del dlgs.78/10.

Altro quando cambi la distribuzione interna non necessariamente basta la CILA come dici tu, infatti nei casi di ristrutturazione ed ampliamento passi SOLO con il Pdc (Permesso di Costruire).

Altro: L'agibilità di un alloggio nel momento in cui viene ristrutturato deve essere aggiornata (la nuova planimetria catastale, le concessioni comunali, le dichiarazioni di conformità degli impianti che vai a sostituire, addirittura se fai un ampliamento devi fare il progetto del risparmio energetico ex legge 10/91).

Poi se nella ristrutturazione vai ad intaccare le strutture (colonne, muri, apri una botola in un solaio) devi presentare il progetto della struttura che vai a fare...se manca dovrai far presentare da un ingegnere una "Dichiarazione d'idoneità statica".

Ho letto il caso di @ludoludo e va preso con le pinze per tutti i motivi che ho espresso.
 

arciera

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Proprietario Casa
Pagina dieci fondo pagina: "si ritiene opportuno precisare omissis che non hanno rilevanze catastalenle lievi modifiche interne quali lo spostamento di una porta o di un tramezzo che pur variando la superficie utile dei vani interessati, non variano il numero dei vani e la loro funzionalità.
comportano lìobbligo di presentazione della dichiarazione di variazione l'effettuazione di interventi con cui si realizza una rilevante redistribuzione degli spazi inerni, ovvero si modifica l'utilizzazione di suoperfici scoperte quali balconi...omissis le modifiche interne di modesta entità non incidenti sulla consistenza dei beni iscritti al catasto non comportano l'obbligo della presentazione di una nuova planimetria al catasto
..omissis..la dichiarazione di variazione non si ritiene dovuta.
al catasto interessa solo incamerare soldi, se i soldi sono gli stessi non interessa
 

ludoludo

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Proprietario Casa
Altro: L'agibilità di un alloggio nel momento in cui viene ristrutturato deve essere aggiornata (la nuova planimetria catastale, le concessioni comunali, le dichiarazioni di conformità degli impianti che vai a sostituire, addirittura se fai un ampliamento devi fare il progetto del risparmio energetico ex legge 10/91).
Esatto. Le stesse cose, ma uguali uguali a quelle che mi ha riferito il mio perito.
Ma ora si parla nuovamente di conformità oggettiva.
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Pagina dieci fondo pagina: "si ritiene opportuno precisare omissis che non hanno rilevanze catastalenle lievi modifiche interne quali lo spostamento di una porta o di un tramezzo che pur variando la superficie utile dei vani interessati, non variano il numero dei vani e la loro funzionalità.
comportano lìobbligo di presentazione della dichiarazione di variazione l'effettuazione di interventi con cui si realizza una rilevante redistribuzione degli spazi inerni, ovvero si modifica l'utilizzazione di suoperfici scoperte quali balconi...omissis le modifiche interne di modesta entità non incidenti sulla consistenza dei beni iscritti al catasto non comportano l'obbligo della presentazione di una nuova planimetria al catasto
..omissis..la dichiarazione di variazione non si ritiene dovuta.
al catasto interessa solo incamerare soldi, se i soldi sono gli stessi non interessa
Vedi c'è un problema di fondo non da poco. Nella pag. 9 il catasto mi parla di corrispondenza tra la planimetria e la realtà, e si parla di FEDELTÀ tra planimetria e stato di fatto. Ora se noi andassimo a spostare anche SOLO un tramezzo ed UNA porta, il requisito di avere una planimetria FEDELE alla realtà te lo scordi.
Come ben tu sai ormai le planimetrie catastali sono in scala (1/200) mentre la variazione è o l'eventuale permesso è in scala 1/100. Tu le variazioni interne sei obbligata a censirle al Comune, e siccome il Catasto DEVE corrispondere a sua volta vari anche il Catasto...non puoi tenere una scarpa e una zoccola, (aggiornare il Comune ma il Catasto no) creeresti confusione ed avresti due documenti che "cozzano" l'un con l'altro capisci cosa intendo???. Ti ricordo che l'obbligo di corrispondenza tra realizzato, assentito e censito deriva non da questa legge ma dal primo condono edilizio. Poi quando c'è un opera edilizia DEVI avere SEMPRE uno sguardo d'insieme:
Ti devi chiedere "cosa devo fare per questo caso???" Mentalmente devi ricostruirti la scaletta con tutto il necessario .
@ludoludo ha parlato di una ristrutturazione interna mai censita, quindi immagino non è neanche il singolo tramezzo, inoltre per questa variazione interna non è stato richiesto nessun permesso, di fatto sono stati fatti dei lavori abusivi che dovranno essere sanati da chi li ha commessi. Sanatoria per le opere interne, modifica del catasto e certificazione degli impianti ecc.
Se ne manca anche una sola l'AGIBiLiTà dell'immobile non può essere aggiornata anzi viene sospesa fino a quando non viene sanato tutto e messo a posto. Nel nostro caso manca TUTTO.

Altro problema: come ti ho detto nei precedenti post e come trovi scritto da tutte le parti nella circolari SE le modifiche comportano un aumento di vani o di RENDITA CATASTALE allora devi comunque in ogni caso rifare le planimetrie. Come già ti avevo detto quando vari l'esistente (anche solo un muro) cambia la rendita questo perché i criteri di classamento ante 90 erano diversi da oggi (magari l'immobile la classe la mantiene anche ma la sua rendita inevitabilmente sale) posso dirti questo avendone esaminate parecchie di case(nuove, meno nuove e vecchie) e quando andavo a toccare anche il solo tramezzo di quella vecchia e nell'aggiornamento mi tenevo alla normativa recente, la rendita catastale cambiava e cambia sempre tuttora.
 

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