Questo riguarda solamente la tua possibilità di optare, in luogo dell'utilizzo diretto della detrazione, per un contributo, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto fino a un importo massimo pari al corrispettivo stesso, anticipato dal fornitore che ha effettuato gli interventi e da quest'ultimo recuperato sotto forma di credito d'imposta, con facoltà di successiva cessione del credito ad altri soggetti, ivi inclusi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari (cosiddetto sconto in fattura).ma solamente se vuole il costruttore
Evidentemente, in questo caso, occorre che il fornitore che effettua gli interventi sia d'accordo.
In alternativa, puoi optare per la cessione di un credito d'imposta di importo corrispondente alla detrazione ad altri soggetti, ivi inclusi istituti di credito e altri intermediari finanziari con facoltà di successiva cessione.
Evidentemente, anche in questo caso occorre che il cessionario sia d'accordo.
Se non ottieni lo sconto in fattura o la cessione del credito, puoi sempre fruire direttamente della detrazione sulla tua dichiarazione dei redditi. Ripartita in cinque quote annuali di pari importo. Però presenta il rischio di non poter essere fruita nella sua interezza, atteso che il limite massimo per la detrazione è determinato dalla tua capienza IRPEF.
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