Griz, a supporto della tesi di Gianco e Nemesis, altrove mi si suggerisce quanto segue : ai proprietari degli immobili su cui grava tale vincolo deve esser stato chiesto di firmare un atto notarile di impegno all’inalienabilità (cosa che, nel caso in oggetto, non è avvenuta; il che porterebbe a pensare che sul cespite non gravi alcun vincolo).
non credere che sia così, secondo me il vincolo è insito nel documento di approvazione urbanistica, se l'immobile è già tuo nessuno si preoccuperebbe di stipulare un atto solo per il vincolo di inalienabilità che sarebbe anche un costo inutile, dal punto di vista dell'istituzione dell'unità, ripeto, la tua è una nuova unità abitativa, che tu non abbia costruito è implicito nel fatto che tu recuperi un sottotetto che esiste altrimenti non puoi recuperarlo
per quento riguarda il momento nel quele scatta il periodo d'inalienabilità, rimango della mia idea (l'agibilità) secondo me il problema potrebbe porselo il notaio nel momento in cui dovrà stipulare l'atto di vendita e a questo punto si dovrà stabilire da quando il quinquennio scatterebbe, io come scritto sono propenso