Seth

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Parliamo di un acquisto anni Sessanta dal costruttore. L’atto originale di compravendita riporta data giorno 10 del mese tale dell’anno tale, ma nella scheda catastale non c’è la data atto mentre si dice “voltura d’ufficio” giorno 18 del mese, stesso notaio e stesso numero di repertorio. La nota di trascrizione del notaio (con data timbro 10) dice “Nota di trascrizione risultante dall’atto di vendita ricevuto dal …(notaio) … in data 18 rep. n. … in corso di registrazione”. Infine c’è il timbro Eseguita in data 1 del mese successivo.

Sempre nella scheda catastale si dice, di seguito e come se si riferisse allo stesso atto, “COMPRAVENDITA voltura n. … /1993 in atti dal … 1993”. (Ma come detto l’acquisto è degli anni Sessanta).
Per curiosità vorrei capire che significa.
 
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griz

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Se i dati dell'atto sono corretti e si parla di voltura d'ufficio, significa che la voltura è stata registrata nel 1993, importante che i dati dell'intestatario siano corretti
 

Seth

Membro Attivo
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Se i dati dell'atto sono corretti e si parla di voltura d'ufficio, significa che la voltura è stata registrata nel 1993, importante che i dati dell'intestatario siano corretti
Sì, dati intestatario corretti. Ma qual è la data dell’atto cui fare riferimento? Il 10 come da timbro sull’atto stesso, o il 18 come scritto dal notaio nella nota di trascrizione (peraltro anch’essa con timbro 10, quindi 18 pare un refuso) e riportato nella scheda catastale?
 

vittorievic

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L’atto originale di compravendita riporta data giorno 10 del mese tale dell’anno tale, ma nella scheda catastale non c’è la data atto mentre si dice “voltura d’ufficio” giorno 18 del mese, stesso notaio e stesso numero di repertorio.
quello che conta è la data dichiarata e registrata alla AdT. Al Catasto possono fare degli errori marchiani. Generalmente l'atto porta la data ufficiale del trasferimento di proprietà; poi la data ed il nr cronologico nel sistema di registrazione del notaio; poi la data di registrazione all' AdT ed infine la data di registrazione del Catasto.
 

Seth

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L'atto riporta una data di stipula, quella è

quello che conta è la data dichiarata e registrata alla AdT. Al Catasto possono fare degli errori marchiani. Generalmente l'atto porta la data ufficiale del trasferimento di proprietà; poi la data ed il nr cronologico nel sistema di registrazione del notaio; poi la data di registrazione all' AdT ed infine la data di registrazione del Catasto.

Vi ringrazio entrambi ma se ben capisco dite cose diverse. Riepilogando, a prescindere da quello che può avere combinato il Catasto, ci sono due date diverse già dalle carte del notaio. Il 10 del mese nel timbro alla sommità dell’atto originale; sempre il 10 nel timbro alla sommità della nota di trascrizione; il 18 invece come data di compravendita dichiarata dal notaio all’interno della nota di trascrizione. Cito: “Nota di trascrizione risultante dall’atto di vendita ricevuto dal …(notaio) … in data 18 rep. n. … in corso di registrazione”. Il numero di repertorio coincide.
 

vittorievic

Membro Senior
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Il 10 del mese nel timbro alla sommità dell’atto originale
la data riportata sull'atto di solito è scritta per esteso oppure cifre e tra parentesi per esteso.
I timbri ce li mettono: il notaio con il proprio numero di repertorio, che di solito coincide con la data riportata sull'atto; la AdT che nette la data di protocollo e di registrazione dell'atto: le date possono essere diverse perché non è detto che il notaio abbia l'impiegato libero per andare all'AdT il giorno stessi del rogito. Anche la AdT ha la data di protocollo e la data di registrazione effettiva.
In ogni caso queste date non possono essere anticipate rispetto alla data riportata per iscritto sull'atto stesso.
 

griz

Membro Storico
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ci sono due date diverse già dalle carte del notaio. Il 10 del mese nel timbro alla sommità dell’atto originale; sempre il 10 nel timbro alla sommità della nota di trascrizione
Da quanto capisco tu hai la nota di trascrizione ma non la copia dell'atto e questo è strano, comunque vale la data dell'atto riportata sulla nota che potrebbe avere data successiva
 

Seth

Membro Attivo
Proprietario Casa
Da quanto capisco tu hai la nota di trascrizione ma non la copia dell'atto e questo è strano, comunque vale la data dell'atto riportata sulla nota che potrebbe avere data successiva
Allora devo essermi spiegato male. Ho sia l’atto sia la nota. Su entrambi c’è, in cima alla prima facciata, un bel timbro con stampigliata la data 10 eccetera. Nel testo della nota però il notaio afferma che l’atto l’ha ricevuto il giorno 18. Il catasto sembra aver recepito la data 18.
 
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Seth

Membro Attivo
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la data riportata sull'atto di solito è scritta per esteso oppure cifre e tra parentesi per esteso.
I timbri ce li mettono: il notaio con il proprio numero di repertorio, che di solito coincide con la data riportata sull'atto; la AdT che nette la data di protocollo e di registrazione dell'atto: le date possono essere diverse perché non è detto che il notaio abbia l'impiegato libero per andare all'AdT il giorno stessi del rogito. Anche la AdT ha la data di protocollo e la data di registrazione effettiva.
In ogni caso queste date non possono essere anticipate rispetto alla data riportata per iscritto sull'atto stesso.
Bingo!
Ho controllato la data per esteso nel testo dell’atto e dice diciotto, il che coincide con quanto dichiarato dal notaio nella nota di trascrizione. L’errore è quindi nel timbro datario sopra la marca da bollo, che riporta 10 (su entrambi i documenti, atto e nota).
 

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