Credito di 6000 euro da utilizzare in compensazione

[Elisabetta48]

@vitt1 grazie per l'aggiornamento.

 

[vitt1]

buongiorno, per motivi che non serve specificare, oggi ho avuto un contatto con un altro impiegato Agenzia delle Entrate cui ho spiegato, senza dire che avevo già una risposta, il problema e costui, dopo aver consultato la mia dichiarazione, ha detto che ho fatto benissino, che anche lui lo fa, e che SOLO se il debito che si vuole compensare supera i 5000 euro serve il visto di conformità. Se tre indizi fanno una prova .....

 

[Elisabetta48]

Se tre indizi fanno una prova .....

Ottimo. Grazie ancora

 

[uva]

SOLO se il debito che si vuole compensare supera i 5000 euro serve il visto di conformità

Questa è una notizia positiva.

Faccio un esempio per vedere se ho capito bene.

Dalla dichiarazione relativa ai redditi del 2021 di Tizio, presentata nel 2022, risulta un credito IRPEF di 6.000 euro.
Tizio non chiede il visto di conformità e utilizza quel credito come segue:
- nel 2022 compensa 3.000 euro col pagamento dell'IRPEF e addizionali;
- nel 2023 compensa i rimanenti 3.000 euro col pagamento di IRPEF e/o IMU.

(Tizio non ha sostituto d'imposta, presenta il mod. RedditiPF e fa i versamenti con F24)

E' giusto così?

 

[vitt1]

in realtà il credito non rimborsato entra come credito derivante dalla precedente dichiarazione e copre l’imposta che si dovrebbe versare per l’anno di dichiarazione. Non lo vedo nemmeno come compensazione con altri debiti, al contrario di IMU. Mi sembra ok. L’agenzia potrebbe verificare che effettivamente lui avesse un credito di qualsivoglia importo, indipendentemente dalla compensazione, cioè che denuncia fosse corretta.

 

[uva]

copre l’imposta che si dovrebbe versare per l’anno di dichiarazione.

Nell'esempio che ho fatto il credito di Tizio coprirebbe le imposte dovute in quell'anno se venisse utilizzato per 5.000 euro o più.

Non avendo chiesto il visto di conformità, Tizio sceglie di utilizzare il credito per un importo inferiore a 5.000 euro, versando la differenza con mod. F24.
Rimanda l'utilizzo del credito residuo alle imposte che dovrà pagare nell'anno successivo.

Mi domandavo se questa strategia è corretta.
Considerando che Tizio non ha sostituto d'imposta e non vuole chiedere il rimborso (in tutto o in parte) del credito all'Agenzia delle Entrate per non aspettare i tempi lunghi dell'Agenzia.

L’agenzia potrebbe verificare

Sì, certo.
L'Agenzia può sempre verificare la correttezza delle dichiarazioni dei redditi, soprattutto se ne derivano imposte a credito di importo elevato.

 

[vitt1]

Nell'esempio che ho fatto il credito di Tizio coprirebbe le imposte dovute in quell'anno se venisse utilizzato per 5.000 euro o più.

premesso ancora che non sono un commercialista ma mi sembrano due cose diverse.
se guardo il modello 730, al rigo I1 segnalo le imposte da compensare e questo punto è stato oggetto di attenzione da parte del impiegato Agenzia delle Entrate.
prima, al rigo F3 vanno indicate le eccedenze derivanti dalla precedente dichiarazione che vengono riportate poi al rigo 61 del prospetto di liquidazione ( e si sottraggono direttamente dall'imposta da pagare ) mentre la compensazione del rigo I1 viene riportata al rigo 91 del prospetto di liquidazione, pertanto, per me, sono due cose diverse.

analogamente nel modello Persone Fisiche, l'eccedenza derivante dalla dichiarazione precedente viene riportata al rigo RN36 e la somma algebrica dell'imposta da pagare finisce nei righi RN45 o RN46.
questo totale finisce nel rigo RX e solo qui entra in gioco la compensazione.
Per cui, secondo me, se devi pagare nel 2022 5000 euro di IRPEF e te ne verrebbero indietro 6000 di IRPEF dal 2021, io non pagherei niente, e porterei ancora a credito 1000 euro per gli anni successivi.
Ma io sono io e non sono un fiscalista.....

 

[uva]

qui entra in gioco la compensazione

Infatti il problema consiste nella distinzione tra compensazioni verticali (stesso tipo di imposta) e orizzontali (tra imposte di natura diversa).

Le limitazioni riguardano le compensazioni orizzontali:
dal 1° gennaio del 2020 bisogna attendere il preventivo invio della dichiarazione, accompagnata dal rilascio del visto di conformità da parte di un professionista abilitato (o sottoscrizione dell’organo di controllo), prima di poter effettuare la compensazione orizzontale - fra tributi o contributi di diversa natura - di crediti dichiarativi il cui importo ecceda i 5mila euro.
Fonte:

Imprese, professionisti e privati: ecco il limite per compensare tasse e contributi

Già elevato solo per il 2021 dal precedente livello di un milione di euro, il nuovo massimale ora si stabilizza a quota due milioni. Ma il vantaggio si ha dopo un anno

www.ilsole24ore.com

non sono un fiscalista

Neppure io!
Siccome preparo da sola RedditiPF e non ho sostituto d'imposta, devo versare autonomamente quanto dovuto. Facendo attenzione alle compensazioni tra IRPEF, addizionali e cedolare secca.

Ti ringrazio per le spiegazioni!

 

[vitt1]

a questo link Agenzia delle Entrate si parla di rimborsi IRPEF

L'Agenzia - Rimborsi in dichiarazione - Agenzia delle Entrate

Rimborsi in dichiarazione

www.agenziaentrate.gov.it

in particolare scrive:
Questa scheda servizio è aggiornata al 1° gennaio 2022
Il modello Redditi
Quando dalla dichiarazione dei redditi (modello Redditi) emerge un credito e il contribuente indica di voler ricevere il rimborso, compilando il quadro RX, l'Agenzia, eseguiti i normali controlli, rimborsa le somme dovute (in alternativa, il contribuente può utilizzare il credito in compensazione per il pagamento di altri tributi da versare oppure può scegliere di riportare il credito nella dichiarazione dell'anno successivo). .ecc.
anche io faccio per me e la moglie il 730 "fai da te" da molti anni e facevo il PF per la figlia, però sempre "dilettante" sono.
grazie anche a te

 

[vitt1]

buona domenica,
due aggiornamenti a conferma di quanto affermato:

• un amico commercialista, incontrato durante le vacanze, mi ha confermato che il limite dei 5000 vale per i debiti che si vogliono compensare ( addirittura si blocca la procedura del F24 online);
• più importante, nel mio cedolino INPS di agosto c'è il rimborso IRPEF richiesto ( superiore a 5000 euro ), dedotta la quota di IMU ( inferiore a 5000 euro ) portata in compensazione.