vitt1

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per importi superiori a 5.000 euro annui è effettuabile solo a partire dal 10° giorno successivo
ho un problema analogo ( ho fatto il 110% ) e, durante un recente colloquio in video con un impiegato Agenzia delle Entrate mi è stato spiegato che il termine dei 10 gg vale solo se il debito che vuoi compensare supera i 5000 euro, non il credito che porti in compensazione. detto fatto, ho inoltrato il 730 .
 

uva

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il credito che porti in compensazione
Se il credito che il contribuente porta in compensazione (anche in più volte, per importi inferiori) è superiore a 5.000 euro come nel caso di @sjg , allora la dichiarazione dei redditi dell'anno in cui si formò necessitava del visto di conformità.
L'avevo ipotizzato nel post #8:
se il tuo credito di 6.000 euro deriva da RedditiPF 2022 (periodo d'imposta 2021), allora l'anno scorso avresti dovuto sottoporre quella dichiarazione dei redditi al visto di conformità.

L'impiegato dell'Agenzia delle Entrate ti ha confermato che è così?
 

vitt1

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allora la dichiarazione dei redditi dell'anno in cui si formò necessitava del visto di conformità
il grosso dei lavori del 110 % sono stati fatturati nel 2021. Io e mia moglie abbiamo capienza per cui niente sconto in fattura nè cessione del credito e il credito era molto superiore a 5000 euro. Non passo mai da CAF o commercialista e ho mandato avanti senza problemi, dopo verifica anche con l'asseveratore. nel 2022 INPS mi ha rimborsato la prima tranche e aspetto con ansia la prossima .....
 

vitt1

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Io avevo rivolto la domanda a @vitt1 che nel post #12 ha scritto del suo colloquio con un impiegato dell'Agenzia delle Entrate.
l'impiegato mi ha confermato solo il fatto relativo al credito o al debito ( se il debito supera i 5000, aspetta 10 gg ). Poi bisogna distinguere tra 730 e redditi PF: io mi riferisco al 730. Di certo, se non usufruivi di cessione del credito o sconto in fattura non era necessario il visto di conformità. Inoltre i vincoli sui 5000 euro e la possibilità di dedurre le spese da 110% in 4 o 10 anni anzichè in 5 sono recenti e non retroattivi. Il rimborso di quanto dichiarato nel 2021 procede su 5 anni.
 

uva

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Di certo, se non usufruivi di cessione del credito o sconto in fattura non era necessario il visto di conformità.
Io alcuni anni fa mi sono trovata in una situazione diversa.
Non si trattava di bonus fiscali 50%, 110%, ecc.

L'anno precedente avevo versato acconti IRPEF superiori a quanto effettivamente dovuto per l'anno in questione. Nel quale parte dei miei redditi da fabbricati erano passati da regime ordinario a cedolare secca, ed era diminuito il reddito da partecipazione in una società.
In pratica era diminuito l'imponibile IRPEF e la relativa imposta.

Dalla dichiarazione risultava un credito IRPEF di circa 4.000 euro, quindi ho potuto utilizzarlo in compensazione di altre imposte senza formalità.
Ricordo che un commercialista mi disse che se l'IRPEF a credito fosse stata superiore a 5.000 euro avrei dovuto sottoporre la mia dichiarazione RedditiPF al visto di conformità.
 

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