MARxxxxx

Membro Ordinario
Proprietario Casa
Non vedo come l'Agenzia delle Entrate possa obbligare un soggetto a ricevere un pagamento di un suo credito con la cessione di un credito altrui.
Si, hai ragione. Mi sono espresso male, anche se il senso era già intuibile. Per “l’Agenzia delle Entrate avrebbe potuto prevedere l’obbligo” intendevo dire che l’Agenzia delle Entrate avrebbe potuto chiarire l’esistenza dell’obbligo, in capo al cessionario, di accettare la cessione (obbligo che, fin quando l'Agenzia delle Entrate non chiarirà, non mi sento di escludere)…..
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
tale vincolo non esiste in capo al soggetto beneficiario del credito d'imposta.

Grazie della precisazione.

Io non ne ero sicura, perché non mi è chiara la seguente frase:

Il credito d'imposta è usufruito dal cessionario con le stesse modalità con le quali sarebbe stato utilizzato dal soggetto cedente.

In pratica, sembra tra il cedente/conduttore e il cessionario/locatore o banca non vi siano differenze nell'utilizzo del credito d'imposta.

Sicuramente non ho ancora capito bene tutto il meccanismo della cessione e utilizzo!
 

chiacchia

Membro Storico
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Ma tutte queste leggi leggine a cosa servono? mi viene il dubbio che si faccia cosi per creare problemi cosi la massa dice, che bello ci aiutano, ma una volta passato il messaggio i soldi li prende chi sa, chi conosce, chi si fa aiutare.
A tal proposito si parla sempre che gli aiuti li prende e si calcolano in base alla differenza di quanto dichiarato nell'anno precedente, ma se uno ha deciso di aprire l'attività a fine dicembre 2019 o inizio 2020 pertanto non c'è riferimento al guadagno dell'anno precedente, in questo caso questo poveretto pur avendo le stesse spese di chi già aveva aperto il 2019 non percepisce niente ne detrazioni ne gli aiuti, è cosi o no!
 

MARxxxxx

Membro Ordinario
Proprietario Casa
In pratica, sembra tra il cedente/conduttore e il cessionario/locatore o banca non vi siano differenze nell'utilizzo del credito d'imposta.
...tranne che per la non trascurabile differenza che, come anche da te già rilevato, il conduttore/locatario, oltre a poter utilizzare il credito in compensazione, può trasferire l’eventuale quota non utilizzata ai periodi d’imposta successivi. Il cessionario (locatore, banca o altro soggetto), invece, può solo utilizzare il credito in compensazione nel 2020, ma non può rinviare a periodi d’imposta successivi l’eventuale quota non utilizzata.

Quanto, invece, all’altro aspetto (“Il credito d'imposta è usufruito dal cessionario con le stesse modalità con le quali sarebbe stato utilizzato dal soggetto cedente), potrebbe anche solo trattarsi del fatto che cedente e cessionario utilizzerano lo stesso codice tributo in F24 per operare le compensazioni.
 

Cio

Membro Attivo
La quota di credito non utilizzata NELL' ANNO non può essere utilizzata negli anni successivi
.......per chi può compensare solo con l'IRPEF (visto che l'IMU e' stata gia' esclusa a priori) si intende non utilizzata NELL' ANNO in cui viene operata la cessione del credito (denuncia dei redditi 2020) o nell'anno di riferimento per il pagamento dell'imposta IRPEF sul reddito di quell'anno (denuncia dei redditi 2021) ? Per me non è chiaro nemmeno questo.....
 

uva

Membro Storico
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La prima rata IMU non è dovuta per gli alberghi, villaggi turistici, agriturismi, case vacanza e altre strutture turistiche come stabilimenti balneari, ecc.
Lo stabilisce l'art. 177 del D.L. Rilancio che riguarda appunto il settore turistico.

Non mi risulta che per ora vi siano altre sospensioni dei pagamenti IMU.
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
se uno ha deciso di aprire l'attività a fine dicembre 2019 o inizio 2020 pertanto non c'è riferimento al guadagno dell'anno precedente,
Giusta osservazione @chiacchia .
Il c. 5 dell'art. 28 stabilisce che il credito d'imposta è condizionato alla diminuzione di almeno il 50% del fatturato negli stessi mesi (marzo, aprile, maggio) dell'anno scorso.
Pare di capire che chi ha aperto l'attività successivamente non ne abbia diritto, perché non vi è il termine di riferimento.
A meno che ci sia un'altra possibilità che non ho letto o capito nei vari articoli del D.L.

Invece verrà penalizzato (secondo me giustamente) chi faceva "il nero", ossia fatturava solo una parte dei suoi ricavi/compensi. Perché se, a causa di un fatturato artatamente basso nel 2019, ora non può dimostrare la diminuzione di almeno il 50% , rimane escluso dal credito d'imposta.
 

chiacchia

Membro Storico
Proprietario Casa
Si è vero che non c'è riferimento dell'anno precedente ma se si va sul cassetto fiscale si può controllare che nel mese di Gennaio, Febbraio e inizio Marzo, almeno qui al sud, il fatturato c'è poi PUF! questo cosa vuole dire? non certo si sono messi a fare il nero per il covid, anche perché con il registratore collegato on line e le fatture elettroniche molto nero non è più possibile effettuarlo se non per le prestazioni
 

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