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E' talmente assurdo quel che scrivi che pensavo che stessi polemizzando sbagliando il tiro. Non credevo che tu potessi credere e scrivere davvero. Abituata come sono a spaccare il capello in quattro, pensavo che stessi provando  a bissarmi. No, mio bel @[USER=39257]quiproquo[/USER] , mi spiace assai, nome mai fu più azzeccato. Hai preso lucciole per lanterne. La legge non è stata fatta per quelli che intimisticamente e con grande umanità e estrema libertà, donano. La legge è stata pensata nei secoli dei secoli proprio per non inasprire i conflitti che già sussistono grazie a cattivi padri e cattive madri. La legge è creata per tutelare il debole dalle angherie del più forte. Ed in questo caso cosa è il debole se non colui che è stato spogliato dagli averi della sua famiglia per i più disparati motivi? La moneta forte, mio caro scaccia quella debole. Il più prepotente, quello che si fa spazio e pensa a tutto lui nella famiglia è quello che poi si approfitta perchè è in diritto. E gli altri, my darling? gli altri carne della carne putrida e maleodorante che ha lasciato per i più svariati motivi fuori dalla porta coloro a cui ha dato la vita? una vita di stenti mentre il gradasso, reso responsabile dagli averi, può diventare saggio. Lui sì può essere moralmente a posto, mentre gli altri stanno a guardare. No!! quiproquo, che mai nome fu più indicato, no, tre volte no. Non si può donare se non tutti d'accordo. Per salvare un figlio, per sollevare dal fango in cui potrebbe cadere, se non è già caduto. Anche tutti gli averi per uno solo. Per la salvezza si, se non c'è questo bisogno: parti uguali. Anzi, io direi, niente dispensa. niente quote libere. I soldi sono della famiglia. Non sono i tuoi. Sono fermamente convinta. Niente figli di cane. Anzi. se il tuo occhio guarda benevolo un figlio a scapito dell'altro, strappatelo!