mi permetto di mettere bocca nell'argomento per il fatto di trovarmi in una situazione similare
innanzitutto l'esito di una CAUSA non è scontato e dipende in larga parte dal giudice o dai vari giudici (che possono essere svogliati, che possono travisare o capire male le carte, o anche divertirsi a farti perdere pur se hai ragione)
poi dipende da quello che chiedi
una azione di riduzione dell'eredità?
una compensazione in danaro?
lo scioglimento della comunione ereditaria con vendita all'asta?
esiste un testamento?
in secondo luogo se ti fai un giro su juriswiki, vedrai che con le stringhe di ricerca LESIVA AND LEGITTIMA AND EREDITÀ puoi scaricarti sentenze in materia di cause ereditarie
noterai che in media durano 10 anni (possono tranquillamente arrivare fino a 15 e raggiungere la cassazione)
durante tutti questi anni i costi per ambedue le parti lievitano e se l'eredità è di modico valore, possono anche eguagliarla o superarla mangiandosela
il mio consiglio se non hai problemi finanziari gravi è di soprassedere e di stare alla larga dagli avvocati e dai tribunali; se hai problemi finanziari il mio consiglio è lo stesso: la giustizia funziona male e l'esito delle cause è troppo incerto; vestiti di umiltà e chiedi un piccolo aiuto se davvero hai bisogno di danaro, l'umiltà e la dolcezza possono ben più di 100 avvocati facendo a gara a chi ce l'ha più grosso (l'avvocato)
sono considerazioni pratiche scaturite da mie vicende personali in un caso analogo; io so bene cosa dice il codice e cosa dicono le norme, ma solo perché esistono norme che ti permettono di promuovere cause non significa che sia saggio sempre promuoverle (per gli avvocati conviene sempre, loro saranno pagati in ogni caso)
già se promuovi una mediazione che è obbligatoria prima di una causa, un altro favore agli avvocati, ti troverai a sborsare una discreta cifra (che è variabile da poche centinaia a migliaia di euro) rischiando che la controparte non si presenti e di dover quindi pagare per non concludere nulla (se non si presentano non pagano nulla)
considera poi che un coniuge ha il dovere di assistenza: ti faccio un esempio: un padre ha più figli, dei quali uno disoccupato, l'altro proprietario di cinque immobili; decide di donare soldi in vita al figlio disoccupato prediligendolo rispetto all'altro che manifestamente non ha bisogno del suo aiuto: dopo la sua morte il figlio pluriproprietario se ne viene che è scontento della somma toccatagli per successione legittima (quote secondo legge) e recrimina sulle donazioni fatte al figlio disoccupato; non è meschino tutto ciò?
la moglie del tuo genitore aveva un suo reddito?
era sufficiente?
aveva più o meno bisogno di te?
se hai comunque ricevuto una parte dell'eredità contentatene, dalle cause per modici patrimoni noi comuni mortali (diverso è il discorso per i grandi patrimoni da milioni di euro e per gente già straricca di suo che può sopportare cause senza colpo ferire e dar da mangiare a stuoli di avvocati), dobbiamo guardarcene bene; se ne avvantaggiano solo legali e tribunali che (ma questo ai clienti non lo dicono) che si vinca o che si perda loro la parcella la vogliono comunque