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cosa che capita spesso e che l'inquilino ha pieno diritto di fare. Di solito io cerco di mediare tra le parti (e grazie, faccio l'A.I. convincendo il proprietario ad acconsentire ad una risoluzione anticipata del contratto senza costi aggiuntivi; inoltre se te lo comunica ora ti ha dato un preavviso di 4 mesi, mica di due settimane.Mi allaccio alla discussione per problema analogo:
Ho affittato il mio appartamento il 1 aprile 2011 4+4, oggi l'inquilino mi chiede che a marzo vuole andar via, come mi devo comportare, nel contratto è sottoscritto che bisogna dare disdetta 6 mesi prima della scadenza dei 4 anni.
adesso che mi conviene fare??
Grazie Lori C.
cosa che capita spesso e che l'inquilino ha pieno diritto di fare.
Beh... su questo non sono mica d'accordo. Se l'inquilino ha firmato un contratto in cui si è impegnato a dare sei mesi di preavviso non ha assolutamente "diritto" di darne meno senza pagarne lo scotto.
Per quanto riguarda il "buonsenso", invece, è ovvio e scontato che se Tresi troverà un nuovo inquilino disposto a subentrare a Marzo non chiederà all'attuale conduttore di pagare i tre mesi di preavviso rimanenti, mica può percepire il canone di locazione da due soggetti per gli stessi locali.
Vedi Teofilatto, purtroppo il lassismo e la tolleranza dei giudici su queste problematiche fanno sì che sia invalsa, da parte di alcuni inquilini, sicuri di farla franca, la cattiva abitudine di dare un preavviso molto più breve di quello previsto dal contratto ed inoltre, molto spesso, di non pagare le ultime mensilità azzerando così, di fatto, la cauzione in mano al locatore. In tale modo non solo egli non ha in mano le risorse per rivalersi su eventuali danni, ma neppure per tutelarsi nel caso volesse far rispettare i termini di disdetta contrattualmente previsti. Il fatto grave è che un'eventuale causa che egli dovesse intentare all'inquilino sia per la morosità degli ultimi mesi, sia per vedersi riconosciuto il preavviso contrattuale, avrebbe tempi e costi inaccettabili, con perdipiù scarse possibilità di recuperare il dovuto.
Questa "prassi" molti inquilini "furbetti" la conoscono bene ed è per tale motivo che agiscono con menefreghismo ignorando gli impegni presi, sicuri di avere molte probabilità di farla franca.
Beh... su questo non sono mica d'accordo. Se l'inquilino ha firmato un contratto in cui si è impegnato a dare sei mesi di preavviso non ha assolutamente "diritto" di darne meno senza pagarne lo scotto.
Per quanto riguarda il "buonsenso", invece, è ovvio e scontato che se Tresi troverà un nuovo inquilino disposto a subentrare a Marzo non chiederà all'attuale conduttore di pagare i tre mesi di preavviso rimanenti, mica può percepire il canone di locazione da due soggetti per gli stessi locali.
Vedi Teofilatto, purtroppo il lassismo e la tolleranza dei giudici su queste problematiche fanno sì che sia invalsa, da parte di alcuni inquilini, sicuri di farla franca, la cattiva abitudine di dare un preavviso molto più breve di quello previsto dal contratto ed inoltre, molto spesso, di non pagare le ultime mensilità azzerando così, di fatto, la cauzione in mano al locatore. In tale modo non solo egli non ha in mano le risorse per rivalersi su eventuali danni, ma neppure per tutelarsi nel caso volesse far rispettare i termini di disdetta contrattualmente previsti. Il fatto grave è che un'eventuale causa che egli dovesse intentare all'inquilino sia per la morosità degli ultimi mesi, sia per vedersi riconosciuto il preavviso contrattuale, avrebbe tempi e costi inaccettabili, con perdipiù scarse possibilità di recuperare il dovuto.
Questa "prassi" molti inquilini "furbetti" la conoscono bene ed è per tale motivo che agiscono con menefreghismo ignorando gli impegni presi, sicuri di avere molte probabilità di farla franca.
Beh... su questo non sono mica d'accordo. Se l'inquilino ha firmato un contratto in cui si è impegnato a dare sei mesi di preavviso non ha assolutamente "diritto" di darne meno senza pagarne lo scotto.
Per quanto riguarda il "buonsenso", invece, è ovvio e scontato che se Tresi troverà un nuovo inquilino disposto a subentrare a Marzo non chiederà all'attuale conduttore di pagare i tre mesi di preavviso rimanenti, mica può percepire il canone di locazione da due soggetti per gli stessi locali.
Vedi Teofilatto, purtroppo il lassismo e la tolleranza dei giudici su queste problematiche fanno sì che sia invalsa, da parte di alcuni inquilini, sicuri di farla franca, la cattiva abitudine di dare un preavviso molto più breve di quello previsto dal contratto ed inoltre, molto spesso, di non pagare le ultime mensilità azzerando così, di fatto, la cauzione in mano al locatore. In tale modo non solo egli non ha in mano le risorse per rivalersi su eventuali danni, ma neppure per tutelarsi nel caso volesse far rispettare i termini di disdetta contrattualmente previsti. Il fatto grave è che un'eventuale causa che egli dovesse intentare all'inquilino sia per la morosità degli ultimi mesi, sia per vedersi riconosciuto il preavviso contrattuale, avrebbe tempi e costi inaccettabili, con perdipiù scarse possibilità di recuperare il dovuto.
Questa "prassi" molti inquilini "furbetti" la conoscono bene ed è per tale motivo che agiscono con menefreghismo ignorando gli impegni presi, sicuri di avere molte probabilità di farla franca.
quel che dici è inappuntabile; quello che dico io invece è il riflesso di una prassi che tende a conciliare le situazioni, in virtù di rapporti basati sul rispetto. Per fare questo è ovvio che, a monte, la scelta dell'inquilino è importante: sia che stia selezionando per immobili di mia proprietà, sia che lo faccia per conto terzi, io valuto non solo la solvibilità, ma anche l'affidabilità in generale del potenziale locatario. Questo vuol dire che, fatti salvi gli errori che si commettono sempre, in anni di lavoro abbiamo avuto pochissimi problemi e un solo contenzioso.
Sulla base di queste considerazioni io dico ciò che ho scritto sopra: preferisco avere un rapporto sereno e chiudere un occhio su due mesi piuttosto che fare le cose giuste al centesimo e prendermi un tot di mal di pancia, pure giustissimi.
Da ultimo vi ringrazio, perchè queste discussioni fanno emergere i problemi e le soluzioni che diverse persone danno a situazioni differenti. E sfortunatamente non è facile di questi tempi discutere in modo civile e produttivo come con voi!
e infatti, a completamento del ragionamento, ti dico che quanto dò in fiducia tanto pretendo dall'inquilino, in ogni senso; ripeto comuqnue che il tuo ragionamento, essendo basato sull'equità, non fa una grinza.Vedi teofilatto, il punto non è agire di buonsenso o meno. È condurre un affare nel modo corretto: se io prendo un impegno con te a determinate condizioni, perché mai dovrei cambiare queste condizioni in maniera unilaterale? Se te lo avessi detto prima, probabilmente tu non avresti concluso l'affare o avresti chiesto qualche forma di compenso per il maggior rischio. E se così fosse, perché mai dovresti ora accettare le nuove condizioni che io ti impongo?
Quando a me è capitato di lasciare un appartamento, per evitare di dover pagare le mensilità che mi sarebbero spettate da contratto, mi sono sempre adoperato per trovare un nuovo inquilino che potesse, con il placet del locatore, subentrare nel contratto o stipularne uno nuovo. In questo modo entrambi abbiamo sempre avuto reciproca soddifazione.
Ma se non fossi riuscito a trovare l'inquilino, avrei onorato il contratto perché lo avevo liberamente sottoscritto.
Ma oltre ad essere inquilino, sono anche locatore e come tale, do e pretendo la stessa onestà da parte del conduttore. Se non sono d'accordo su certe condizioni, lo dico prima ed apro, se possibile, una trattativa. Altrimenti, se accetto determinate condizioni, quelle devo rispettare.
In caso contrario, qualsiasi norma, con la scusa del buon senso, del vivi e lascia vivere, si potrebbe non rispettare. E qui a Roma (ti parlo della realtà in cui vivo, ma ho vissuto anche un po' dalle tue parti), questo atteggiamento ha portato a lassismo ed indifferenza verso molti tipi di sopruso. Ed è molto difficile estirpare le brutte abitudini. Molto.
Infine, concordo assolutamente col pensiero che hai espresso nell'ultimo capoverso. :daccordo:
Cerea
Beh... su questo non sono mica d'accordo. Se l'inquilino ha firmato un contratto in cui si è impegnato a dare sei mesi di preavviso non ha assolutamente "diritto" di darne meno senza pagarne lo scotto.
Per quanto riguarda il "buonsenso", invece, è ovvio e scontato che se Tresi troverà un nuovo inquilino disposto a subentrare a Marzo non chiederà all'attuale conduttore di pagare i tre mesi di preavviso rimanenti, mica può percepire il canone di locazione da due soggetti per gli stessi locali.
Vedi Teofilatto, purtroppo il lassismo e la tolleranza dei giudici su queste problematiche fanno sì che sia invalsa, da parte di alcuni inquilini, sicuri di farla franca, la cattiva abitudine di dare un preavviso molto più breve di quello previsto dal contratto ed inoltre, molto spesso, di non pagare le ultime mensilità azzerando così, di fatto, la cauzione in mano al locatore. In tale modo non solo egli non ha in mano le risorse per rivalersi su eventuali danni, ma neppure per tutelarsi nel caso volesse far rispettare i termini di disdetta contrattualmente previsti. Il fatto grave è che un'eventuale causa che egli dovesse intentare all'inquilino sia per la morosità degli ultimi mesi, sia per vedersi riconosciuto il preavviso contrattuale, avrebbe tempi e costi inaccettabili, con perdipiù scarse possibilità di recuperare il dovuto.
Questa "prassi" molti inquilini "furbetti" la conoscono bene ed è per tale motivo che agiscono con menefreghismo ignorando gli impegni presi, sicuri di avere molte probabilità di farla franca.
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