Mia figlia mi ha dato copia delle chiavi del portone d'ingresso principale e del portone del cortile sottostante alla palazzina dove abita e che si unisce al cortile dell'edificio dove abito io. Capita ogni tanto che, trovandomi da lei e dovendo scendere nel cortile sottostante dove trovasi il mio garage, utilizzo la loro scala che porta a questo cortile. Un condomino non gradisce che io faccia ciò, e pretende che per accedere al mio garage io esca dal portone principale e poi faccia il giro esterno della mia palazzina; e qui potrei anche starci.
Questo signore, invece, è andato a reclamare dall'amministratore chiedendo ed avendo l'assenso affinché io non faccia questo percorso e non utilizzi nemmeno le chiavi del portone principale, salvo casi di emergenza. Ovvero, per andare da mia figlia devo citofonare e farmi aprire il portone. Mi sembra una assurdità.
Mi sembra di aver letto da qualche parte che la legge consente la consegna delle chiavi condominiali fra il condomino proprietario e il parente in linea retta, senza alcuna restrizione sul loro utilizzo. Potreste darmi i giusti riferimenti e consigli per come comportarmi? Grazie.
Questo signore, invece, è andato a reclamare dall'amministratore chiedendo ed avendo l'assenso affinché io non faccia questo percorso e non utilizzi nemmeno le chiavi del portone principale, salvo casi di emergenza. Ovvero, per andare da mia figlia devo citofonare e farmi aprire il portone. Mi sembra una assurdità.
Mi sembra di aver letto da qualche parte che la legge consente la consegna delle chiavi condominiali fra il condomino proprietario e il parente in linea retta, senza alcuna restrizione sul loro utilizzo. Potreste darmi i giusti riferimenti e consigli per come comportarmi? Grazie.