U

User_54145

Ospite
Buongiorno, recentemente abbiamo richiesto all'amministratore che non è stato riconfermato, di indire un'assemblea per presentare le offerte dei candidati amministratori.
Egli ci ha inviato una scarna convocazione senza la classica premessa con le date di prima e seconda convocazione. Siccome in passato egli ha già tenuto comportamenti "furbetti", non vorremmo che questa "dimenticanza" sia mirata ad invalidare l'assemblea richiesta.
Credo che l'assenza di data di prima convocazione sia illegale; qualcuno gentilmente mi sa confermare il nostro sospetto e, in caso affermativo, indicarci i riferimenti del Codice che ha violato nel fare ciò?
Sarebbe sufficiente far verbalizzare questa negligenza della convocazione ad inizio assemblea oppure è meglio inviare una PEC richiedendo una convocazione conforme?
Grazie come sempre per la vostra l'attenzione,
Ivan
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
Meglio inviare una PEC.
Senza la corretta convocazione qualcuno, favorevole all’amministratore uscente, potrebbe impugnare.
 

meri56

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Senza la corretta convocazione qualcuno, favorevole all’amministratore uscente, potrebbe impugnare.
Non mi sembra che il codice civile preveda che l'avviso di convocazione debba contenere la data della prima e della seconda convocazione. La convocazione deve contenere la data e l'ora della riunione, il luogo dove si svolgerà e l'ordine del giorno. Qualora non si raggiungesse il quorum per la validità dell'assemblea o delle delibere si potrà sempre riconvocarla. In questo caso poi la maggioranza necessaria per la nomina dell'amministratore è la stessa sia in prima sia in seconda convocazione. Mi sembra più importante verificare che la convocazione sia stata inviata a tutti gli aventi diritto, per non rischiare l'impugnazione dell'assemblea.
 
U

User_54145

Ospite
Franci63 e Meri56 vi ringrazio entrambi per le vostre sollecite ed utili risposte.

Sì, scriverò una PEC segnalando l'anomalia della singola convocazione.

Se infatti questo è ininfluente da un punto di vista dei millesimi necessari, la cosa mi insospettisce perché, in tutte le convocazioni di questi anni (ne conservo le scansioni), sono sempre state riportare entrambe le date di prima e seconda convocazione (incluso quando all'ordine del giorno vi era la riconferma dell'amministratore).

Inoltre, invece della solita frase di rito della lettera di convocazione, quest'ultima inizia con "Su richiesta di alcuni condomini ...", cosa peraltro falsa perché la convocazione in questione era già stata verbalizzata nell'assemblea del mese scorso, quando l'amministratore non è stato riconfermato.

Grazie ancora,
Ivan
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Piuttosto che badare ai "sofismi" letterari (la norma non prevede una particolare formulazione) ... é più importante che compattiate una maggioranza sufficente scegliendo un candidato qualificato.

Imperativa anche la figura del Presidente che estrometta l'amministratore attuale dall'assemblea e verifichi il verbale.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
la prassi di indicare le date di prima convocazione e di seconda convocazione è dettata dal fatto che, generalmente, nella seconda comunicazione è richiesto un quorum costitutivo e deliberativo inferiore rispetto alla prima convocazione. Non indicare la data della seconda convocazione potrebbe essere una mossa per tenere alto il quorum e non dichiarare valida l'assemblea o farla invalidare dopo il ricevimento del verbale (opposizione entro 30 gg dal ricevimento per gli assenti e 30 gg dalla data della assemblea per i contrari ed astenuti). Ma nel caso di nomina conferma e revoca i quorum deliberativi sono identici in prima e seconda convocazione mentre i quorum costitutivi sono differenti.
Nel caso specifico della nomina dell'amministratore i quorum sono questi:
Quorum.JPG
 
U

User_54145

Ospite
Grazie Luigi Criscuolo per la dettagliata spiegazione e l'utilissima tabella.

Ringrazio anche Dimaraz e concordo sulla necessità di un Presidente che, con razionalità e determinazione estrometta l'amministratore attuale dall'assemblea e verifichi il verbale.

Tuttavia non concordo con Dimaraz sull'inutilità dei "sofismi letterari", perché se da un lato è vero che la norma non prevede una particolare formulazione, dall'altro la storia insegna che quando, in un qualsivoglia contesto, la solita forma e proprietà di linguaggio, verbale o scritta, muta improvvisamente, gatta ci cova.

Tant'è che proprio un ora fa due consiglieri che sono andati a visionare i pagamenti delle rate di riscaldamento sono tornati basiti dinanzi all'impagato (e relative more); tutto questo in un condominio con morosità praticamente inesistente.

Ivan
 
U

User_54145

Ospite
Buongiorno a tutti, mi rimane un ultimo dubbio su questo argomento.
Ci è giunta voce che l'amministratore non confermato vuole comunque ricandidarsi sostenendo che molti condomini lo vogliono ancora (sic!).

Ora, nel frattempo abbiamo identificato tre candidati amministratori e, quando finalmente riusciremo a fare un assemblea valida, vorremmo capire se:
1) vale la regola che chi piglia più voti è il nuovo amministratore, oppure,
2) se, nel proporre tre candidati si disperdono i voti a favore del precedente amministratore

Insomma, vorremmo capire quali sono le regole ed il modo più opportuno per non farci fregare un'altra volta.

Grazie come sempre,
Ivan
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Insomma, vorremmo capire quali sono le regole
per quanto riguarda la ricandidatura del vecchio amministratore occorre qualcuno degli aventi diritto a partecipare alla assemblea che lo proponga.
Nel caso di terna di candidati se non c'è ne è uno che raggiunge subito il quorum previsto si prende chi ha avuto più preferenze e lo si vota. Nel caso di due ex aequo, si rifà la votazione tra i due: chi ha avuto più voti deve raggiungere il quorum previsto subito o tramite apposita votazione di nomina. Se gli ex aequo sono 3 fate prima a rivolgervi ad un giudice che nominerà un amministratore giudiziale; anche negli altri casi, se non trovate accordi sulla persona oppure il candidato non riesce a prendere il quorum, dovrete rivolgervi ad un giudice.
 

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