chiacchia

Membro Storico
Proprietario Casa
Se le cose si spiegassero sin dall'inizio dalla A alla Z si potrebbe dare una opinione più consona, e non dare una spiegazione come la si crede, poi se per avere ragione devi rivolgerti a un avvocato lui saprà certamente come comportarsi.
 

ensiro

Membro Attivo
Chiedo scusa a tutti se non sono stato chiaro, ma la situazione è piuttosto complessa e non mi sono dilungato perchè, come detto, la mia domanda era essenzialmente una:
se devo procedere con altre azioni, e visto che il minicondominio non è regolarmente/fisicamente rappresentato, a chi devo indirizzare eventuali mie contestazioni? Gestore o tutti i condomini o a un numero di codice fiscale di condominio?? Credo che la mia sia una domanda che anche altri potrebbero incontrare, perchè penso che non sia una situazione sia così rara. Il resto, se io abbia o meno ragione, in base a quali argomenti, non ha importanza. Ripeto la mia domanda è soltanto: chi è la controparte in caso di condominio non rappresentato?
Scusate se, involontariamente ho incanalato diversamente la discussione.
 
U

User_29045

Ospite
l'impresa è sempre tenuta a operare secondo la regola dell'arte e se provoca danni deve risarcirli

No. L'impresa non è tenuta al risarcimento se nel preventivo scrive che allo stato attuale l'area d'intervento non consente rattoppi funzionali, e l'intervento viene eseguito senza garanzia.
 

griz

Membro Storico
Professionista
No. L'impresa non è tenuta al risarcimento se nel preventivo scrive che allo stato attuale l'area d'intervento non consente rattoppi funzionali, e l'intervento viene eseguito senza garanzia.
si tratta sempre di capire di cosa si sta parlando: se viene eseguito un lavoro e alla fine di questi il committente ha subito dei danni è evidente che l'impresa non ha operato correttamente, personalmente se un'impresa mi scrive nel preventivo la clausola che hai citato, la scarto
 
U

User_29045

Ospite
personalmente se un'impresa mi scrive nel preventivo la clausola che hai citato, la scarto

Un condominio dove ho l'appartamento, ha accettato i lavori di rifacimento parziale di un cortile che funge da tetto ad un'autorimessa condominiale, accettando appunto un preventivo dove l'impresa si esonerava dalla garanzia del lavoro eseguito in quanto la guaina era decisamente ammalorata e l'area d'intervento non consentiva rattoppi funzionali. I condomini, per risparmiare e tamponare almeno temporaneamente le infiltrazioni in garage, hanno accettato tale clausola.

Nella fattispecie, bisogna vedere se l'impresa che ha eseguito i lavori ha posto qualche clausola nel preventivo, che la esonera da garanzie o risarcimento danni con la motivazione che l'area d'intervento necessita di un'azione più profonda ed incisiva.
 

griz

Membro Storico
Professionista
Un condominio dove ho l'appartamento, ha accettato i lavori di rifacimento parziale di un cortile che funge da tetto ad un'autorimessa condominiale, accettando appunto un preventivo dove l'impresa si esonerava dalla garanzia del lavoro eseguito in quanto la guaina era decisamente ammalorata e l'area d'intervento non consentiva rattoppi funzionali. I condomini, per risparmiare e tamponare almeno temporaneamente le infiltrazioni in garage, hanno accettato tale clausola.
questo è un caso molto particolare
 
U

User_29045

Ospite
questo è un caso molto particolare

Senza dubbio. Ma ho voluto portare la mia esperienza, perché mi ha riguardato personalmente, visto che al tempo avevo un posto auto e ho dovuto pagare la mia quota. Come sai, il proprietario del cortile paga 1/3 dei lavori, i proprietari dei posti auto sottostanti pagano i 2/3 ripartiti su loro base millesimale. Il lavoro è stato fatto per chiudere velocemente le infiltrazioni, si è verificato un caso in cui l'impresa ha messo per iscritto che se riprendono le infiltrazioni, non vuole saperne di risarcire i danni. Ora il posto auto l'ho venduto regalato, quindi non me ne frega più niente.
 

vittorievic

Membro Senior
Proprietario Casa
questo è un caso molto particolare
che comunque va messo per iscritto. Nel corso dei lavori possono emergere delle situazione per le quali la buona pratica esigerebbe ulteriori interventi che non erano stati valutati da chi ha redatto il Capitolato dei Lavori. In primo luogo l'impresa chiama il D.L. e fa presente la situazione; sospende i lavori, ed invia un preventivo dei lavori fuori computo metrico (FCM) in attesa di avallo da parte della assemblea condominiale; se l'assemblea non concorda, l'impresa manda una bella lettera al committente (all'amministratore che è il responsabile del lavoro) nella quale fa presente che i lavori saranno portati avanti come da capitolato accettato ma che, essendo emerse delle situazione per le quali la buona pratica richiede ulteriori lavorazioni FCM che non sono state accettate dal condominio medesimo, l' impresa declina ogni responsabilità sulla buona riuscita e sulla durata del lavoro eseguito.
 

ensiro

Membro Attivo
Il caso di Possessore ricalca perfettamente il mio. E vi assicuro che non è un caso così proprio particolare. A ogni modo, per quanto riguarda la mia domanda, se ho ben capito, escludendo l'impresa che non ha fatto riserve formali in offerta circa la garanzia, ma solo osservazioni verbali che l'amministratore ( di cui non esprimo opinione...), per sua stessa ammissione ha accettato, dovrei indirizzare la mia azione contro tutti gli altri condomini, che hanno deliberato in assemblea.
 

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