Più volte abbiamo discusso circa gli aspetti fiscali del contratto uso foresteria, ma non mi pare che siano stati esaminati dal punto di vista del conduttore.
Premesso che il conduttore deve essere una società (di capitali, quindi s.p.a. o s.r.l., giusto?) non mi è chiaro per quanto tempo e in quale misura può contabilizzare i costi inerenti la locazione.
Leggendo alcune info in rete pare che i canoni di locazione e gli oneri accessori siano deducibili solo se l'immobile viene dato in uso ai dipendenti. Per tutta la durata del contratto ed eventuali rinnovi?
Se invece lo si usa per alloggiare dei non meglio definiti "ospiti" della soc. conduttrice, potrebbe trattarsi di spese di rappresentanza deducibili parzialmente.
Se la società avesse solo collaboratori esterni (che le fatturano regolarmente le prestazioni di servizi), sono assimilabili ai dipendenti?
Poi c'è il problema della foresteria per uso dell'amministratore della società: non ho capito se il costo aziendale è trattato in modo diverso, essendo un benefit per l'amministratore stesso.
Altro dubbio riguarda la TaRi (tassa rifiuti): se si denuncia al Comune la detenzione di un appartamento uso abitazione in capo ad una società, mi è stato detto che è probabile non venga accettata. Perché il Comune procede alla tassazione con la tariffa uso ufficio, come se le società non possano utilizzare un immobile cat. A/2 a scopi abitativi.
Il Comune potrebbe pure notificare al proprietario la richiesta di variazione catastale: locazione ad una società = uso ufficio (non uso abitazione) = cat. A/10 (non A/2)!
Sto trattando questi argomenti con una piccola s.r.l. alla quale potremmo affittare un trilocale cat. A/2 uso foresteria. Loro sono molto confusi, io non ho esperienza né sono preparata in merito, e non sappiamo se e come procedere nella trattativa.
Oltre a dirottarli dal loro commercialista ho pensato di chiedere qui per chiarirmi le idee: grazie dei vostri eventuali pareri e consigli!
Premesso che il conduttore deve essere una società (di capitali, quindi s.p.a. o s.r.l., giusto?) non mi è chiaro per quanto tempo e in quale misura può contabilizzare i costi inerenti la locazione.
Leggendo alcune info in rete pare che i canoni di locazione e gli oneri accessori siano deducibili solo se l'immobile viene dato in uso ai dipendenti. Per tutta la durata del contratto ed eventuali rinnovi?
Se invece lo si usa per alloggiare dei non meglio definiti "ospiti" della soc. conduttrice, potrebbe trattarsi di spese di rappresentanza deducibili parzialmente.
Se la società avesse solo collaboratori esterni (che le fatturano regolarmente le prestazioni di servizi), sono assimilabili ai dipendenti?
Poi c'è il problema della foresteria per uso dell'amministratore della società: non ho capito se il costo aziendale è trattato in modo diverso, essendo un benefit per l'amministratore stesso.
Altro dubbio riguarda la TaRi (tassa rifiuti): se si denuncia al Comune la detenzione di un appartamento uso abitazione in capo ad una società, mi è stato detto che è probabile non venga accettata. Perché il Comune procede alla tassazione con la tariffa uso ufficio, come se le società non possano utilizzare un immobile cat. A/2 a scopi abitativi.
Il Comune potrebbe pure notificare al proprietario la richiesta di variazione catastale: locazione ad una società = uso ufficio (non uso abitazione) = cat. A/10 (non A/2)!
Sto trattando questi argomenti con una piccola s.r.l. alla quale potremmo affittare un trilocale cat. A/2 uso foresteria. Loro sono molto confusi, io non ho esperienza né sono preparata in merito, e non sappiamo se e come procedere nella trattativa.
Oltre a dirottarli dal loro commercialista ho pensato di chiedere qui per chiarirmi le idee: grazie dei vostri eventuali pareri e consigli!