tarino

Membro Attivo
Proprietario Casa
Buongiorno a tutti.

Nel Marzo del 2017 ho sottoscritto un contratto di locazione (in regime di cedolare secca) che richiama il seguente accordo territoriale (stipulato dalle associazioni di categoria della mia città) del 16 Ott 2008 (depositato il 21 Ott):

Nel Gen 2016, però, le stesse associazioni di categoria cittadine hanno redatto, firmato e depositato un accordo territoriale più recente:

Mi domando pertanto se il contratto che ho firmato nel 2017 sia legittimo, in quanto si rifà a un accordo (quello del 2008) che, a tutti i titoli, mi verrebbe da dire doveva essere sostituito dal secondo (quello del 2016).
Aggiungo che il canone di locazione che sto continuando a pagare dal primo giorno, e calcolato in funzione dell'accordo territoriale del 2008, è maggiore rispetto a quello che dovrei pagare se, sul contratto, fosse stato citato e ci si fosse riferiti all'accordo territoriale del 2016.

Grazie a chiunque voglia contribuire alla discussione.
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
Secondo me i contratti concordati devono essere stipulati in base ai parametri previsti dall'Accordo Territoriale vigente nel momento della stipula, quindi nel tuo caso quello del 2016.
L'obbligo di sottoporre il contratto all'asseverazione (la cosiddetta bollinatura o attestazione) di almeno uno dei Sindacati proprietari o inquilini firmatari dell'Accordo riguarda solo quelli stipulati conformemente ad un Accordo che abbia recepito il D.M. 16/01/2017. Nel tuo caso (Accordo del 2016) non è necessaria l'asseverazione.
Ti puoi comunque rivolgere ad un Sindacato inquilini, tipo il Sunia, per far controllare il tuo contratto e ricalcolare il canone di locazione in base ai parametri dell'Accordo Territoriale 2016.
 

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