Propone un'acconto iniziale, affitto concordato e , dopo due anni acquisto scalando l'intero canone pagato in due anni di affitto.
Salvo l 'ipotesi di cui al link ( che è una possibilità ) il contratto che più si adatta al caso è un preliminare di compravendita con versamento inziale di una caparra, di acconti rateali fino al saldo fra due anni . Il preliminare si può trascrivere (la trascrizione avviene con l'intervento di un notaio e interessa più' a chi compera perché crea un privilegio a suo favore ) oppure il contratto preliminare si può solo registrare (la registrazione in tal caso è un mero adempimento fiscale.)
Nel tuo caso il problema forse è duplice:
1-di carattere fiscale se l'immobile è intestato all ' impresa ( IVA , redditi) ; se non è intestato alla ditta ( ma a te come privato) il problema non esiste se lo stesso è detenuto da piu' di 5 anni
2-di carattere civilistico ( che riguarda te e il compratore ) che si pone in questi termini: se il promissario acquirente non adempie ai pagamenti periodici o quello finale fra due anni si rischia di rimetterci . In tal caso o ci si fa versare una caparra confirmatoria corposa che tenga conto delle possibili diseconomie conseguenti il mancato rilascio ( spese legali e di giustizia ; un paio d'anni di tempo per ottenere la liberazione dei locali ) o ci si fa consegnare una polizza fideiussoria ( cosa di questi tempi difficile se il potenziale compratore non ha beni di valore )
Sconsiglio di fare da soli