pippopeppe

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Sono convinto che non si possa espropriare per interessi privati. A meno che non ci troviamo in una dittatura geograficamente limitata dove la proprietà privata non sia riconosciuta. Che sia arrivato il comunismo e non me ne sia accorto?

sono entrato nel sito regione puglia a tra le varie sigle del tipo DRAG, PUTT, PUE, ecc. vi posso garantire che poche idee e molta confusione.
una cosa è sicura che qualcuno o qualcosa autorizza il comune ad espropiare terreni di proprietari non aderenti a questo fantomatico consorzio di urbanizzazione.
continuo a non trovare nessuna legge che norma questo entità che la ns giurisprudenza assegna per alcuni atti ai condomini e per altri atti alle associazioni atipiche. vedasi il CC agli articoli di riferimento.
il bene comune che autorizza gli espopri viene giustificato dal fatto che la lottizzazione permette di realizzare opere di urbanizzazione che altrimenti il municipio non farebbe mai.
si, non ce ne siamo accorti ma il comunismo all'italiana non è mai morto.
da noi governa ancora un certo vendola.

onde per cui la quale tolta la quale e messa la quale, il mondo resta tale e quale.
 

Gianco

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L'unica possibilità che il comune espropri terreni privati per edificare è permesso per la predisposizione dei piani di zona destinati all'edilizia economica e popolare. Non mi risultano altri casi. Comunque domani mi documento da mio fratello che era un dirigente del comune, ora in pensione.
 

pippopeppe

Membro Attivo
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dopo tante ricerche ho trovato che la legge urbanistica che oggi si sta attuando è la 1150/42 modificata solo nei concetti fascisti (inezie) con la 765/67.
in altre parole lo strumento urbanistico del consorzio lo avevano previsto i fascisti in piena guerra mondiale, forse pensando alla ricostruzione postbellica e comunque programmando con 70 anni di anticipo una riorganizzazione del territorio che attuata nei tempi previsti ci avrebbe risparmiato i disastri ambientali di oggi.
 

CAFElab

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tutta la legislazione urbanistica discende dalla 1150/42
la lg 765 del 67 è la cosiddetta legge ponte che instituì limiti di edificabilità in assenza di piano regolatore (per costringere i comuni a fare il piano) e creò l'istituto del piano di lottizazione[DOUBLEPOST=1405063567,1405063395][/DOUBLEPOST]
il bene comune che autorizza gli espopri viene giustificato dal fatto che la lottizzazione permette di realizzare opere di urbanizzazione che altrimenti il municipio non farebbe mai.

è strano, se un terreno è fuori dalla convenzione si ricalcolano tutti gli indici, compresi quelli delle urbanizzazioni
Ma dov'è scritta questa cosa?
 

Gianco

Membro Storico
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Devo correggere le mie convinzioni. Il Comune si può sostituire al privato, che non volesse aderire al piano di lottizzazione, affronterebbe le spese di sua competenza per le urbanizzazioni ed infine potrebbe vendere il lotto edificabile, urbanizzato, riservando la prelazione al proprietario, il quale dovrebbe rifondere tutte le spese sostenute.
 

pippopeppe

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il problema non è essere fuori della convenzione ma all'interno di una maglia lottizzata ed in questo caso aderire obbligatoriamente al consorzio pena l'espropio.
per la convenzione poi si vede e decide.
 

Daniele 78

Membro Storico
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il problema non è essere fuori della convenzione ma all'interno di una maglia lottizzata ed in questo caso aderire obbligatoriamente al consorzio pena l'espropio.
per la convenzione poi si vede e decide.
La convenzione riguarderà solo chi deciderà di costruire sulla lottizzazione.
Come dicevo il Comune ha anche la possibilità di staccarti il lotto tuo dagli altri, ma come ho ripetuto in precedenza devi anche prestare attenzione che non decida anche di toglierti l'edificabilità anche definitivamente...perchè sarebbe ancora peggio dell'esproprio a mio modo di ragionare (visto che dicevi che volevi vendere iml terreno). Un terreno non più edificabile risulta non inappetibile per qualunque vendita.
 

Gianco

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Dalle informazioni avute, confermo quanto affermato da Daniele: il comune può levare l'indice di edificabilità territoriale, riducendolo ad area a destinazione agricola. Volevo aggiungere che prima di realizzare i lavori relativi al piano di lottizzazione occorre stipulare la convenzione tra tutti i lottizzanti con il comune con la quale si cedono le aree a destinazione pubblica, strade, parcheggi, verde, servizi e ci si impegna a realizzare tutte le urbanizzazioni primarie, strade, fogne, rete idrica, elettrica e telefonica, oltre a quelle secondarie che si possono monetizzare.
 

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