è come se l'avesse ritirata.
Ok, ma non è poi così importante se l'inquilino ritira o non ritira la raccomandata!
Provo a spiegare quanto mi disse tempo fa un avvocato.
La disdetta del contratto di locazione (e pure la volontà del locatore di non rinnovarlo, come nel caso in esame) è un atto unilaterale recettizio. Quindi produce effetto dal
momento in cui l'inquilino destinatario ne viene a conoscenza (art. 1334 cod.civ).
Come si individua questo
momento?
Lo individua il successivo art. 1335 cod.civ:
è il momento in cui la comunicazione arriva all'indirizzo del destinatario. Siccome stiamo parlando di una raccomandata, coincide col giorno in cui il postino lascia l'avviso di giacenza nella cassetta delle lettere dell'inquilino, se quest'ultimo non era in casa o comunque non l'ha ritirata subito. E non è rilevante se non la ritira neppure in seguito.
Quindi io consiglierei a
@1giggi1 di porre attenzione a due cose:
1) Spedire tempestivamente la raccomandata, per essere certo che arrivi al destinatario almeno 6 mesi prima della scadenza del contratto di locazione (6 mesi è il termine di preavviso stabilito dalla legge).
2) Spedirla all'indirizzo esatto: normalmente nei contratti di locazione c'è una clausola in base alla quale il conduttore elegge domicilio nell'unità immobiliare locata, anche se di fatto non la occupa.
C'è da dire che l'art. 1335 prevede per il destinatario la possibilità di dimostrare che non è venuto a conoscenza della disdetta del contratto (o ne è venuto a conoscenza oltre il termine dei 6 mesi). Ma non potrà concretamente dimostrarlo se la raccomandata è stata spedita appunto tempestivamente e all'indirizzo corretto.