U

User_57769

Ospite
Buongiorno,

premetto che ho una scarsa capacità di sintesi ma farò tutto il possibile per essere conciso e non prolisso.
Vorrei chiedere un consglio o un parere riguardo una situazione che riguarda non me personalmente ma mio nonno, 97 anni e fuori dal mondo informatico.
In alcune vecchie conversazioni con lui si parlava del tema donazioni, determinato dal fatto che alcuni anni fa lui e mia nonna ( lei defunta l'anno scorso ) abbiano deciso di donare degli immobili a me, mio fratello e mio padre. Mio nonno diceva di aver effettuato una donazione cospicua alla figlia ( mia zia ) molti anni addietro ( più di 20 anni fa ) di un immobile, un ufficio, che pochi anni dopo ha venduto.
Con l'intento di fare chiarezza sullo storico delle vendite, donazioni, acquisti fatti da mio nonno, diciamo "nell'arco di tutta la sua vita", ci si è resi conto che l'atto di donazione effettuato a mia zia in realtà è un atto di compravendita effettuata al marito ( e a mia zia ) per una somma pari a 70.000.000 delle vecchie Lire, molto bassa rispetto al valore reale di quell'immobile.
Il punto "chiave" è che quando è stato detto questo a mio nonno, che malgrado i suoi 97 anni ha una mente ancora lucida, lui è rimasto sconvolto, se così si può dire, perchè era convinto di aver firmato un atto di donazione e che non ha mai visto nè sentito parlare di 70milioni di lire come pagamento vero o fittizio.
Mi chiedo se c'è un modo in cui mio nonno potrebbe affrontare questa cosa.

Spero di essere stato chiaro in questo post.
Nel frattempo vi ringrazio per l'attenzione, e vi auguro una Buona Giornata

C
 

Fift@

Membro Assiduo
Professionista
Premesso che se era capace di intendere e volere allora non può dire di non sapere, forse si è fidato troppo ma non è un reato. Per il resto non si capisce molto da quello che hai scritto, né cosa vuoi tu nipote
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
E‘ probabile che siano ricorsi ad una vendita (seppur fittizia, visto che il pagamento non c’è stato) per evitare i rischi di incommerciabilita’ derivanti da una donazione.Infatti gli immobili sono poi stati venduti senza problema.
Tuo nonno ha firmato, e non può fare nulla, se non (forse, bisognerebbe leggere l’atto) chiedere il pagamento: ma vent’anni fa non era necessario tracciare i pagamenti, e forse si potrebbe sostenere che li ha ricevuti anche in contanti. Ma se voleva donare, non capirei il motivo di intervenire ora.
Quando il nonno morirà, gli eredi legittimari potranno valutare se “contestare” quella finta vendita.
Però mi pare brutto che voi nipoti vi facciate i fatti suoi, come se voleste forzarlo a prendere decisioni che non prenderebbe per conto suo.
 

Fift@

Membro Assiduo
Professionista
E‘ probabile che siano ricorsi ad una vendita (seppur fittizia, visto che il pagamento non c’è stato) per evitare i rischi di incommerciabilita’ derivanti da una donazione.Infatti gli immobili sono poi stati venduti senza problema.
Tuo nonno ha firmato, e non può fare nulla, se non (forse, bisognerebbe leggere l’atto) chiedere il pagamento: ma vent’anni fa non era necessario tracciare i pagamenti, e forse si potrebbe sostenere che li ha ricevuti anche in contanti. Ma se voleva donare, non capirei il motivo di intervenire ora.
Quando il nonno morirà, gli eredi legittimari potranno valutare se “contestare” quella finta vendita.
Però mi pare brutto che voi nipoti vi facciate i fatti suoi, come se voleste forzarlo a prendere decisioni che non prenderebbe per conto suo.
Se lo ha fatto, lo voleva fare. Sai quanto può ricordare di 20 anni prima... Come rovinare la vecchiaia agli altri senza motivo
 

plutarco

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Dovete attivarvi di conseguenza. No donazioni, ma compravendita con obbligo d'assistenza in nuda proprietà di tutti gli immobili oppure con donazione di denaro e successivo atto di compravendita da vostro nonno a voi.
 

vittorievic

Membro Senior
Proprietario Casa
con lui si parlava del tema donazioni, determinato dal fatto che alcuni anni fa lui e mia nonna ( lei defunta l'anno scorso ) abbiano deciso di donare degli immobili a me, mio fratello e mio padre
secondo me andare a scoperchiare la bara del morto si sentirà l'odore di marcio. Fino a prova contraria risulta, da come hai scritto, che le donazioni siano state fatte a voi e se non sono state fatte con dispensa dalla collazione (che opera solo nell'ambito della quota disponibile), sopratutto tuo padre, dovrà rimetterle nell'asse ereditario, sia in caso di successione testamentaria che di successione legittima. Per quanto riguarda gli immobili venduti/donati basta andare a vedere gli atti registrati presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari, si possono trovare le copie dei rogiti se sono vendite o le copie delle donazioni. Sul fatto che tuo nonno avesse firmato un atto pensando ad una donazione mentre era una compravendita la dice lunga sulle sue capacità di intendere e volere 20 anni fa, e certe situazioni con il trascorrere degli anni non migliorano. Vendere gli immobili donati con il donante ancora vivo è un grosso rischio per chi li compra. Poi le banche non concedono il mutuo se l'acquirente ne ha bisogno. Certo che se sull'atto c'è scritto il prezzo e questo risultasse inferiore di molto, anzi direi moltissimo, rispetto all'allora prezzo di mercato la differenza potrebbe essere interpretata come se fosse una donazione. Ma se la vendita è stata fatta a terzi, ed il marito di tua zia, lo è nei confronti di tuo nonno anche se fosse una donazione la vedo dura perché la ricostruzione delle collazioni incominciano dalle più recenti per finire alla prima. Potrebbe verificarsi che rimettendo nel patrimonio tutte le donazioni le più vecchie rientrino nella quota disponibile e quindi rimarrebbero dove sono finite con travaso di bile di chi si vede dar ragione ma purtroppo deve mettere nel calderone le sue donazioni.
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
ci si è resi conto che l'atto di donazione effettuato a mia zia in realtà è un atto di compravendita effettuata al marito ( e a mia zia ) per una somma pari a 70.000.000 delle vecchie Lire, molto bassa rispetto al valore reale di quell'immobile.
Il punto "chiave" è che quando è stato detto questo a mio nonno, che malgrado i suoi 97 anni ha una mente ancora lucida, lui è rimasto sconvolto,

20anni fa tuo nonno ne aveva 77...quindi un po' prestino per dire che non capiva.

Vent'anni a "spanne" o il Rogito è stato fatto esattamente nel 2000?...

Strana combinazione di fattori...finiva l'era della Lira (subentro dell'Euro) e si perfeziona pure l'usucapione oltre che a tutti i tipi di prescrizione.

Cosciente o raggirato direi che sua inutile reclamare... tanto più se ha venduto al genero.

Ora solo il "nonno" può pareggiare la situazione in 2 modi:
A) usa la stessa "tattica" e vi vende a "sconto" gli immobili che intendeva donarvi per poi riservarvi a testamento (per quando passa a miglior vita) la quota disponibile.

B) Nessuna donazione (a 97 anni lunga vita ...ma inutile farsi illusioni) ma redazione di un testamento dove lascia a tuo padre quota della "legittima" + "disponibile".
 

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