Salve a tutti, chiedo ancora una volta un consiglio su questo forum visto l'aiuto già ricevuto in passato.
Riepilogo la mia situazione: circa 20 mesi fa ho acquistato da un mio parente una serie di immobili mediante regolare compravendita, il cui importo è stato pagato in parte subito e la parte restante doveva avvenire mediante rate mensili di importo prefissato per un determinato periodo fino al raggiungimento completo della somma di acquisto, tutto ovviamente regolarmente secondo l'atto stipulato.
Nell'atto era anche specificato che gli immobili dovevano essere consegnati liberi da persone e beni, anche perché uno di essi deve in seguito essere oggetto di ristrutturazione e quindi privo di ogni cosa.
Tuttavia nonostante i miei ripetuti solleciti verbali al venditore tale immobile continuava ad essere occupato da beni, mentre le rate venivano regolarmente pagate e in modo tracciabile.
Devo dire che fin quando non ho ottenuto tutti i permessi per iniziare i lavori non ho insistito più di tanto per liberare l'immobile, comunque di tanto in tanto ricordavo l'obbligo di tale cosa visto l'imminente inizio dei lavori.
Purtroppo circa 7 mesi fa è venuto a mancare il parente venditore e quindi mi sono accordato con la coniuge per far liberare tale immobile, non mancando mai di pagare una rata, direttamente al coniuge e senza alcuna successione o altro, visti i buoni rapporti che intercorrevano.
Veniamo quindi a fine agosto dove dico chiaramente al coniuge che entro il mese successivo mi serve l'immobile libero visto che DEVO iniziare i lavori ma ella continua a rimandare dicendo che non sa dove mettere il mobilio e l'oggettistica accatastata.
Sono quindi costretto a non iniziare i lavori e a settembre effettuo l'ultima pagamento avvisando il coniuge che finche non libera l'immobile non pagherò un euro, visti anche i danni che sto subendo per il ritardo del cantiere e quindi l'impossibilità di usufruire dell'immobile.
Come risposta il coniuge mi manda raccomandata in cui mi chiede di essere pagato o agirà per vie legali.
Vi chiedo, cosa posso fare ora? Se continuo a pagare di sicuro non muove una paglia, son passati MESI e io non posso più aspettare anzi le chiederei pure i danni visto il comportamento!
Se qualcuno ha qualche consiglio da dare gliene sarei veramente grato, è una situazione davvero brutta... grazie in anticipo!
Riepilogo la mia situazione: circa 20 mesi fa ho acquistato da un mio parente una serie di immobili mediante regolare compravendita, il cui importo è stato pagato in parte subito e la parte restante doveva avvenire mediante rate mensili di importo prefissato per un determinato periodo fino al raggiungimento completo della somma di acquisto, tutto ovviamente regolarmente secondo l'atto stipulato.
Nell'atto era anche specificato che gli immobili dovevano essere consegnati liberi da persone e beni, anche perché uno di essi deve in seguito essere oggetto di ristrutturazione e quindi privo di ogni cosa.
Tuttavia nonostante i miei ripetuti solleciti verbali al venditore tale immobile continuava ad essere occupato da beni, mentre le rate venivano regolarmente pagate e in modo tracciabile.
Devo dire che fin quando non ho ottenuto tutti i permessi per iniziare i lavori non ho insistito più di tanto per liberare l'immobile, comunque di tanto in tanto ricordavo l'obbligo di tale cosa visto l'imminente inizio dei lavori.
Purtroppo circa 7 mesi fa è venuto a mancare il parente venditore e quindi mi sono accordato con la coniuge per far liberare tale immobile, non mancando mai di pagare una rata, direttamente al coniuge e senza alcuna successione o altro, visti i buoni rapporti che intercorrevano.
Veniamo quindi a fine agosto dove dico chiaramente al coniuge che entro il mese successivo mi serve l'immobile libero visto che DEVO iniziare i lavori ma ella continua a rimandare dicendo che non sa dove mettere il mobilio e l'oggettistica accatastata.
Sono quindi costretto a non iniziare i lavori e a settembre effettuo l'ultima pagamento avvisando il coniuge che finche non libera l'immobile non pagherò un euro, visti anche i danni che sto subendo per il ritardo del cantiere e quindi l'impossibilità di usufruire dell'immobile.
Come risposta il coniuge mi manda raccomandata in cui mi chiede di essere pagato o agirà per vie legali.
Vi chiedo, cosa posso fare ora? Se continuo a pagare di sicuro non muove una paglia, son passati MESI e io non posso più aspettare anzi le chiederei pure i danni visto il comportamento!
Se qualcuno ha qualche consiglio da dare gliene sarei veramente grato, è una situazione davvero brutta... grazie in anticipo!