gigasta

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Grazie a tutti quanti mi hanno risposto, anche se consigliando la sola riduzione.
Andato oggi in via Veronese (Torino 2) 30/40 minuti di coda all'esterno (ed ora starnutisco, visto il frescolino di oggi), pochi addetti agli sportelli, pratica registrata direttamente alla reception.
 

uva

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Grazie @gigasta e @Maria gado per le info su Torino.
Avevo svolto la pratica online per un locatore che dovrà consegnare l'originale dell'Accordo riduzione canone all'Ufficio di via Padova - Torino.
Non è ancora possibile fissare un appuntamento, per cui gli ho consigliato di aspettare. Invece di fare la fila all'aperto (in questi giorni piove spesso!) è meglio prendere appuntamento online quando l'Agenzia ripristinerà il servizio.
 

Tapinaz

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Grazie @gigasta e @Maria gado per le info su Torino.
Avevo svolto la pratica online per un locatore che dovrà consegnare l'originale dell'Accordo riduzione canone all'Ufficio di via Padova - Torino.
Non è ancora possibile fissare un appuntamento, per cui gli ho consigliato di aspettare. Invece di fare la fila all'aperto (in questi giorni piove spesso!) è meglio prendere appuntamento online quando l'Agenzia ripristinerà il servizio.
Giusto, concordo.
Mi sa che forse…. dopo l'apertura di cinema e discoteche apriranno anche agli appuntamenti per gli uffici dell'Agenzia.:sorrisone: Almeno, qui da noi.
 

uva

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dopo l'apertura di cinema e discoteche apriranno anche agli appuntamenti per gli uffici dell'Agenzia.
Io ho l'impressione che gli edifici dove lavorano dei dipendenti pubblici saranno gli ultimi a riaprire.
Qui a Torino, ad esempio, le biblioteche civiche sono ancora chiuse e non si sa quando e come riapriranno al pubblico.
Mi pare strano ci sia più pericolo di contagio frequentando una biblioteca per i pochi minuti necessari a prendere o restituire i libri in prestito, rispetto a quanto tempo ci si ferma dal parrucchiere, al ristorante, nei negozi, in palestra, o al cinema! Questi ultimi sono luoghi dove lavorano piccoli artigiani, commercianti e dipendenti privati, che evidentemente hanno più necessità di riprendere l'attività a tempo pieno rispetto ai dipendenti pubblici delle biblioteche e dell'Agenzia delle Entrate!
 

basty

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Qui a Torino, ad esempio, le biblioteche civiche sono ancora chiuse e non si sa quando e come riapriranno al pubblico.
Qui hanno aperto "virtualmente": sono chiuse le sale di lettura, ma riaperte alla riconsegna dei prestiti, fatte a distanza, pare in un cassone messo in un corrridoio, non so se presidiato. Ma la cosa abbastanza curiosa è che hanno stabilito di tenere i libri (o altro materiale multimediale) in quarantena nel cassone per 72 ore, prima di riporlo sugli scaffali e rimetterlo a disposizione dei prestiti, per ora fattibili con prenotazione on-line.

Piuttosto noto che altri uffici continuano a rimanere chiusi.

Qui due sportelli postali di quartiere sono chiusi dall'inizio della epidemia, e non ci sono notizie sulla riapertura: resta aperto solo l'ufficio centrale, dove si entra uno alla volta: la coda si fa fuori, con distanziamento "volontario"
 

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