Ci provo!
Quando invii telematicamente una registrazione di contratto di locazione, lo fai accedendo a Fiscoonline con le relative credenziali.
In quell'ambiente in sostanza le comunicazioni sono "certificate" elettronicamente attraverso ID, pin e password: quindi la provenienza è garantita.
Il contratto allegato poi non deve essere un normale pdf, ma un pdf_1a (credo tu lo converta con civis): questo formato garantisce la immodificabilità del pdf.
Ho allegato molte volte un contratto in normale formato PDF (generato con "salva come PDF" o con "Microsoft print to PDF") e non mi è mai stato rifiutato il file. Forse perché era conforme al formato PDF1A senza saperlo ?
Se sommiamo i costi di tutte le persone che si recano con l'accordo cartaceo all'Agenzia, prendono il numero, attendono il loro turno e si recano dal funzionario, al costo dei funzionari che controllano ed elaborano le pratiche cartacee, si sarebbero potute realizzare sino ad ora, negli anni, almeno 100 applicazioni 69Web con un costo minore oppure aggiungere una funzionalità all'applicazione RLI web. probabilmente c'è la volontà "politica" di non farlo più che difficoltà tecniche.
Riguardo alla "certificazione" dell'accesso Fisconline posso essere d'accordo, ma non è che l'invio di una PEC non presenti un'analogo livello sicurezza. Per ottenere una casella PEC, infatti, un utente deve essere identificato da un ente delegato, così come deve essere identificato chi chiede le credenziali Fisconline.