Buona sera,
Mi scuso per la lunghezza ma la cosa è complicata e io disperata.
- Tre eredi, io anche esecutore testamentario(cosa che ha fatto imbestialire una delle due). Una sorella aveva prestato una somma a mio padre e ora non paga un centesimo di spese comuni successive al decesso (manutenzione fondi, pubblicazione testamento, parcelle professionisti, etc…), sostenendo che le scala dal suo credito.
Quindi pago tutto io -e solo io- della sua parte (l’altra ogni tanto salda qualcosa ma solo per la sua quota ovviamente).
- Sono senza lavoro, ho ricevuto per legato una casa (cosa che ha fatto imbestialire entrambe) nella quale ho investito i miei risparmi facendo i conti con quelle che pensavo sarebbero state le mie spese, non anche le sue e parte di quelle dell’altra. E per la prima volta nella mia vita io non ho letteralmente più soldi. Sono disperata e in ginocchio anche se non voglio lo sappiano. Non so se aiuti sapere che entrambe hanno redditi decisamente oltre la media immaginabile…
- Come esecutore ed erede ho più volte detto che il credito non deve recuperarlo dal mio conto ma dalla massa ereditaria e siccome non c’è liquidità o salda o vendiamo un bene. Dice che non venderà e continua a non pagare.
- Inoltre mi chiede indietro qualche migliaio di euro che mio padre mi ha regalato nell’arco di dieci anni in due occasioni: quando fallì l’azienda nella quale lavoravo e restai senza lavoro e per sostenere me e mio marito nei tentativi di ricerca di una gravidanza…
- Specifico che sta trattenendo senza alcun titolo modili e arredi di famiglia di assai ingente valore e non intende includerli nella divisione.
Puó veramente andare in compensazione? Puó veramente richiedermi somme liberamente regalatemi da mio padre per oggettive difficoltà (lavorative e mediche)? Cosa posso fare e come? Ci sono art. specifici in merito?
Spero tanto in un vostro aiuto.
V.
Mi scuso per la lunghezza ma la cosa è complicata e io disperata.
- Tre eredi, io anche esecutore testamentario(cosa che ha fatto imbestialire una delle due). Una sorella aveva prestato una somma a mio padre e ora non paga un centesimo di spese comuni successive al decesso (manutenzione fondi, pubblicazione testamento, parcelle professionisti, etc…), sostenendo che le scala dal suo credito.
Quindi pago tutto io -e solo io- della sua parte (l’altra ogni tanto salda qualcosa ma solo per la sua quota ovviamente).
- Sono senza lavoro, ho ricevuto per legato una casa (cosa che ha fatto imbestialire entrambe) nella quale ho investito i miei risparmi facendo i conti con quelle che pensavo sarebbero state le mie spese, non anche le sue e parte di quelle dell’altra. E per la prima volta nella mia vita io non ho letteralmente più soldi. Sono disperata e in ginocchio anche se non voglio lo sappiano. Non so se aiuti sapere che entrambe hanno redditi decisamente oltre la media immaginabile…
- Come esecutore ed erede ho più volte detto che il credito non deve recuperarlo dal mio conto ma dalla massa ereditaria e siccome non c’è liquidità o salda o vendiamo un bene. Dice che non venderà e continua a non pagare.
- Inoltre mi chiede indietro qualche migliaio di euro che mio padre mi ha regalato nell’arco di dieci anni in due occasioni: quando fallì l’azienda nella quale lavoravo e restai senza lavoro e per sostenere me e mio marito nei tentativi di ricerca di una gravidanza…
- Specifico che sta trattenendo senza alcun titolo modili e arredi di famiglia di assai ingente valore e non intende includerli nella divisione.
Puó veramente andare in compensazione? Puó veramente richiedermi somme liberamente regalatemi da mio padre per oggettive difficoltà (lavorative e mediche)? Cosa posso fare e come? Ci sono art. specifici in merito?
Spero tanto in un vostro aiuto.
V.