Ci andrei cauto con le ipotesi espresse. Un conto è agire per il rilascio dell'immobile sul presupposto dell'occupazione senza titolo (che, a parte i sottili distinguo, è pur sempre in sostanza 'abusiva'), altro su quello del comodato d'uso poiché, a seconda delle difformi configurazioni, il 'modus procedendi' è - seppur a parità d'obbiettivo - parecchio diverso.
E' vero, come già detto, che con la prima occorre agire in via ordinaria con tutti i noti tempi morti per giungere ad ottenerne (talvolta anni) una sentenza di sloggio, ma per un certo verso è più 'tranquillizzante' rispetto all'azione basata sulla tesi del comodato. E mi spiego meglio. E' altrettanto vero che questa è relativamente più rapida in quanto vi si procede (ai sensi art.447/bis c.p.c.) mediante il rito abbreviato, come per le locazioni, con i vantaggi che ne derivano (essenzialmente sulla durata della causa); ma c'è un però che merita a mio avviso considerazione alla luce della giurisprudenza resane sul punto. E la passo in rassegna.
Il principio di base è notoriamente quello che, se il comodato è stato concesso senza un termine finale esso s'intende a tempo indeterminato, quindi a titolo di 'precario' e perciò revocabile in qualsiasi momento agli effetti del rilascio immediato dell'immobile in conformità a quanto stabilito dall'art.1810 c.c.
Ma (e qui sta il però) la stessa giurisprudenza s'è poi 'assottigliata' col puntualizzare (Cass. n.3168/2011 - n.15877/2013) che il termine può tuttavia venire individuato nell'uso in cui l'oggetto venne concesso in comodato. In parole povere: se tale uso, vi si legge testualmente "...abbia in sé connaturata una durata predeterminata nel tempo"
in tal caso il termine del comodato sarebbe con ciò individuabile. Penso quindi a cosa potrebbe anche frullare nella 'cabeza' d'un giudice in un caso concreto del genere: 'ma questo comodato, avendo ad oggetto una casa d'abitazione, non può non avere dunque altro termine di durata che quello di una ordinaria locazione...' Mah!
Quindi al posto di @Sfiduciata io, dovendo purtroppo attivarmi per il rilascio della casa, non metterei vela verso la tesi del comodato, col rischio di finire nelle secche.
Ovviamente questa rimane una mia personale opinione, come tante.
E' vero, come già detto, che con la prima occorre agire in via ordinaria con tutti i noti tempi morti per giungere ad ottenerne (talvolta anni) una sentenza di sloggio, ma per un certo verso è più 'tranquillizzante' rispetto all'azione basata sulla tesi del comodato. E mi spiego meglio. E' altrettanto vero che questa è relativamente più rapida in quanto vi si procede (ai sensi art.447/bis c.p.c.) mediante il rito abbreviato, come per le locazioni, con i vantaggi che ne derivano (essenzialmente sulla durata della causa); ma c'è un però che merita a mio avviso considerazione alla luce della giurisprudenza resane sul punto. E la passo in rassegna.
Il principio di base è notoriamente quello che, se il comodato è stato concesso senza un termine finale esso s'intende a tempo indeterminato, quindi a titolo di 'precario' e perciò revocabile in qualsiasi momento agli effetti del rilascio immediato dell'immobile in conformità a quanto stabilito dall'art.1810 c.c.
Ma (e qui sta il però) la stessa giurisprudenza s'è poi 'assottigliata' col puntualizzare (Cass. n.3168/2011 - n.15877/2013) che il termine può tuttavia venire individuato nell'uso in cui l'oggetto venne concesso in comodato. In parole povere: se tale uso, vi si legge testualmente "...abbia in sé connaturata una durata predeterminata nel tempo"
in tal caso il termine del comodato sarebbe con ciò individuabile. Penso quindi a cosa potrebbe anche frullare nella 'cabeza' d'un giudice in un caso concreto del genere: 'ma questo comodato, avendo ad oggetto una casa d'abitazione, non può non avere dunque altro termine di durata che quello di una ordinaria locazione...' Mah!
Quindi al posto di @Sfiduciata io, dovendo purtroppo attivarmi per il rilascio della casa, non metterei vela verso la tesi del comodato, col rischio di finire nelle secche.
Ovviamente questa rimane una mia personale opinione, come tante.