merlo

Membro Attivo
Proprietario Casa
Buongiorno,
Sto cercando la soluzione meno onnerosa per fare diventare 2° casa la attuale 1°.
Precisamente: possiedo da 2 anni un piccolo appartamento comperato come 1° casa, ora vorrei costruirmi una casa piu grande nello stesso Comune su un terreno di proprietà dei genitori e per avere delle agevolazioni sugli oneri di urbanizzazione, IVA ridotta nei materiali e altri incentivi deve essere 1° casa. Vorrei evitare di vendere la attuale 1° casa. E' possibile pagare la differenza sulle agevolazioni avute con l'acquisto della attuale 1° casa?
Quella che vado a costruire sarà la casa dove abiterò per sempre.
Se non risolvo questo problema, non costruisco nulla e i soldi me li spendo in viaggi, in barba al "piano casa"
grazie.

Merlo
 

maidealista

Fondatore
Membro dello Staff
Proprietario Casa
Accertato che si acquisti un’abitazione considerata non “di lusso”, i benefici spetteranno, a prescindere dalla categoria catastale dell’immobile, solo in presenza di determinate condizioni:
a) l’immobile deve essere ubicato nel Comune in cui l’acquirente ha la residenza o in cui intende stabilirla entro 18 mesi dalla stipula, o nel Comune dove l’acquirente svolge la propria attività principale.
Per il personale delle Forze Armate e delle Forze di Polizia non è richiesta la condizione della residenza nel Comune di ubicazione dell’immobile acquistato con le agevolazioni prima casa.
Per i cittadini italiani residenti all’estero (iscritti all’AIRE) deve trattarsi di prima casa posseduta sul territorio italiano.
b) l’acquirente non deve essere titolare, esclusivo o in comunione col coniuge, di diritti di proprietà, usufrutto, uso e abitazione di altra casa di abitazione nel territorio del Comune dove si trova l’immobile da acquistare;
c) non bisogna essere titolari, neppure per quote o in comunione legale, su tutto il territorio nazionale, di diritti di proprietà, uso, usufrutto, abitazione o nuda proprietà, su altra casa di abitazione,
acquistata, anche dal coniuge, usufruendo delle agevolazioni per l’acquisto della prima casa.
Da :
http://www.agenziaentrate.it/wps/wc...ERES&CACHEID=b4d05500426dcec8adebbfc065cef0e8
 

merlo

Membro Attivo
Proprietario Casa
ho capito! quindi uno che è giovane e ha pochi soldi e si compra un mini appartamento come prima casa e poi accumula un po di soldi e vuole comperarsi la casa piu grande per starci per sempre con tutta la famiglia, dovrà tenersi come prima casa quella piccola, comperata in un momento di ristrettezza economica, e quella grande dove vivrà per tutta la vita sarà per sempre la seconda, a meno che non venda la prima.
Questo mi sembra un vincolo senza fondamento. Basterebbe far pagare quello che non ha pagato , a seguito delle agevolazioni, sulla attuale 1° e automaticamente il 2° acquisto diventa prima casa, e il fisco non ci rimette nulla e il cittadino è contento. o no !
 

merlo

Membro Attivo
Proprietario Casa
Sempre in merito al mio problema di cambiare la attuale prima casa con una nuova casa (acquistata dai genitori) e fare diventare quest'ultima 1° casa.
Parlando con un amico mi diceva che l'operazione meno onerosa era:
- Fare una permuta e precisamente , io vendo ai genitori la mia attuale 1° casa e loro vendono a me quella nuova che cosi diventerà 1° casa. Cosi in questo modo l'immobile che vendo resta in famiglia e un giorno mi ritorna con l'eredità.
Chiedo: e' vero che questa è l'operazione meno onerosa?
Se è vero, qualcuno sa dirmi come si calcolano tutte le spese per fare questa permuta?
grazie e complimenti per questo Forum.

Merlo
 

Ennio Alessandro Rossi

Membro dello Staff
Professionista
L'operazione teoricamente si può fare ma implica tali e tante sfacettatature che necessita una consulenza specifica di un esperto dettagliando bene l'obbiettivo ( la permuta si fà sulle case finite? o si fà cedendo la casa piccola contro terreno e poli lei costruisce? ) Questo influisce su benefici fiscali che hanno dei tempi precisi.
Come più volte ho avuto modo di dire su questo forum non bisogna avere solo "un occhio" alla convenienza fiscale ma piu' che altro alle questioni ereditarie che per "golosità" fiscale possono comportare complicazioni civilistiche ( è una questione troppo sottovalutata)


Da un punto di vista meramente fiscale vedi
DIREZIONE CENTRALE NORMATIVA E CONTENZIOSO
Circolare del 13/02/2007 n. 8
......Si ricorda, in merito, che ai sensi dell'articolo 43, comma 1, lettera
b) del Testo unico delle disposizioni concernenti l'imposta di registro,
approvato con D.P.R. 26 aprile 1986, n. 131, la base imponibile per le
permute e' costituita "dal valore del bene che da' luogo all'applicazione
della maggiore imposta".
 

merlo

Membro Attivo
Proprietario Casa
bon giorno

La permuta si farebbe tra due case con ognuna la sua rendita catastale, o meglio tra una piccola e finita che va ai genitori e una grande al grezzo ( con rendita catastale) che viene a me come prima casa e poi faro' i lavori di finitura.

Merlo
 

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