Mi sa che andiamo alla stesura del'ennesimo "Guerra e Pace".
Non avertene...non sei l'unico a cui viene "appioppata" simile aggettivazione.
Come disse qualcuno: Non ti curar (di loro) ...ma guarda e passa.
Anche se a volte potrebbe apparire ...non è il mio sport....sintetizzando su resto condivido con alcuni distinguo/appunti.
A trovar "cavilli" si corre il rischio di non produrre nulla...tanto anche se pensi di averli eliminati/considerati tutti ...poi ti arriva sempre il "babbeo creativo".
Vi è una "banale" contestazione che ti debbo muovere: se dai consigli "per professione" significa che ti fai anche pagare...e l'assunzione di responsabilità è quantomeno "deontologicamente" doverosa.
In un forum tutti possono rispondere e comunque non è la "gratuità" a rendere irresponsabili quanto la mancanza di un "contratto".
Sarebbe un babbeo chi pensa di agire solo perchè lo ha detto un "innominato" su un forum.
E seppur da un "professionista" ci si aspetti risposte sempre esatte non è infrequente che a volte persino uno "sconosciuto" dia informazioni esatte se non migliori di tanti sedicenti esperti.
La "logica" del forum è quella di condensare un'insieme di informazioni che se in contrasto poi servano da pungolo alla ricerca della correttezza.
Come mi hai riconosciuto sono il primo ad affermare che le circolari informative dell' Agenzia delle Entrate non hanno alcuna valenza legislativa e vadano sempre prese con le molle...ma se ne esistono con indicazioni "favorevoli" non vedo perchè contestarle.
E fintanto che non ne escono di difformi anche quelle vecchie di 20 anni non perdono valore.
Se la "riforma" del 2012 non ha apportato modifiche sostanziali a certe definizioni proposte in "altro ventennio" non vedo perchè ipotizzare questioni di vetustà.
Parimenti non vedo questioni al passo che taciti di "pleonasticismo" e "opinare" su cosa si intenda per "parti comuni" o come debbano essere ripartite le eventuali spese sulle quote millesimali delle stesse significa:
-infilarsi in un "cul de sac" visto che se non è Condominio non esistono quote millesimali (e nel caso di @cec proprietaria è solo la madre)
-errare sui "principi" visto che in ogni caso l'Agenzia delle Entrate chiede le quote di spesa e non le quote millesimali di proprietà (peraltro ben più opinabili e spesso assenti anche e specialmente nei piccoli Condomini)
-applicare a posteriori una divisione che eventualmente andava applicata "prima" ...mi riferisco al:
Qui permettimi di dire che "erri" in modo fin troppo evidente.
Sulla base di quale logica o norma?
Sottoscrivo che l'unica apparente soluzione sarebbe un "interpello"...ma resterebbe appunto una soluzione "apparente" vista la non competenza dell' Agenzia delle Entrate a definire legalmente una interpretazione.
Buongiorno a tutti, risponde il "fiscalista talebano".
Non avertene...non sei l'unico a cui viene "appioppata" simile aggettivazione.
Come disse qualcuno: Non ti curar (di loro) ...ma guarda e passa.
Visto che la discussione sembra sempre più tesa a giudicare le mie considerazioni,
Anche se a volte potrebbe apparire ...non è il mio sport....sintetizzando su resto condivido con alcuni distinguo/appunti.
A trovar "cavilli" si corre il rischio di non produrre nulla...tanto anche se pensi di averli eliminati/considerati tutti ...poi ti arriva sempre il "babbeo creativo".
Insomma, noi ci assumiamo una responsabilità. Se diamo dei consigli, anche a titolo gratuito, lo facciamo mettendoci la faccia, sempre.
Nei forum ciò accade assai di rado: quasi tutti i partecipanti usano pseudonimi e non sono identificabili (professionisti compresi): chiunque può dire quello vuole, tanto nessuno sa chi è.
Vi è una "banale" contestazione che ti debbo muovere: se dai consigli "per professione" significa che ti fai anche pagare...e l'assunzione di responsabilità è quantomeno "deontologicamente" doverosa.
In un forum tutti possono rispondere e comunque non è la "gratuità" a rendere irresponsabili quanto la mancanza di un "contratto".
Sarebbe un babbeo chi pensa di agire solo perchè lo ha detto un "innominato" su un forum.
E seppur da un "professionista" ci si aspetti risposte sempre esatte non è infrequente che a volte persino uno "sconosciuto" dia informazioni esatte se non migliori di tanti sedicenti esperti.
La "logica" del forum è quella di condensare un'insieme di informazioni che se in contrasto poi servano da pungolo alla ricerca della correttezza.
Come mi hai riconosciuto sono il primo ad affermare che le circolari informative dell' Agenzia delle Entrate non hanno alcuna valenza legislativa e vadano sempre prese con le molle...ma se ne esistono con indicazioni "favorevoli" non vedo perchè contestarle.
E fintanto che non ne escono di difformi anche quelle vecchie di 20 anni non perdono valore.
Se la "riforma" del 2012 non ha apportato modifiche sostanziali a certe definizioni proposte in "altro ventennio" non vedo perchè ipotizzare questioni di vetustà.
Parimenti non vedo questioni al passo che taciti di "pleonasticismo" e "opinare" su cosa si intenda per "parti comuni" o come debbano essere ripartite le eventuali spese sulle quote millesimali delle stesse significa:
-infilarsi in un "cul de sac" visto che se non è Condominio non esistono quote millesimali (e nel caso di @cec proprietaria è solo la madre)
-errare sui "principi" visto che in ogni caso l'Agenzia delle Entrate chiede le quote di spesa e non le quote millesimali di proprietà (peraltro ben più opinabili e spesso assenti anche e specialmente nei piccoli Condomini)
-applicare a posteriori una divisione che eventualmente andava applicata "prima" ...mi riferisco al:
Prendendola comunque per vera, il fratello e il padre avrebbero potuto farsi carico anche di tutta la spesa per la loro risistemazione ma, in quanto familiari conviventi e non proprietari, avrebbero potuto fruire della detrazione per ristrutturazione solo solo sulla metà di essa.
Qui permettimi di dire che "erri" in modo fin troppo evidente.
Sulla base di quale logica o norma?
Sottoscrivo che l'unica apparente soluzione sarebbe un "interpello"...ma resterebbe appunto una soluzione "apparente" vista la non competenza dell' Agenzia delle Entrate a definire legalmente una interpretazione.