Tu mi stai attribuendo cose neanche pensate...E ti sei spostato sulla tua esperinza in materia di rappresentanti che nulla hanno a che vedere con il nocciolo della mia riflessione che non è quella di applicare il modulo dei rappresentanti agli avvocati...Ma cosa ti salta in mente... Io ho indicato altri "lavoratori" che rispondono in termini di risultati, e nei tempi concordati, al contrario degli avvocati che non rispondono in nessuno dei due casi. E' una semplice constatazione. Intendiamoci non è colpa loro. E' la legge che lo consente. Il mio rimprovero alla categoria è che non hanno mosso un dito per ridurre queste due anomalie. Perchè??? Perchè gli va bene così. E più Leggi il "Collega" Legislatore sforna meglio è ancora per loro. E allora fa capolino un desiderio latente di moltissimi cittadini che il potere mediatico non vuole raccogliere...che è quello del confronto diretto e personale fra il cittadino e il Magistrato...dove l'avvocato sarebbe chiamato innanzitutto per un consulenza di primo impattoleggendo la tua risposta n.° 39 sono caduto dalla mia comoda poltrona....
Tu vuoi paragonare l'attività di un legale con quella di un agente di commercio oppure, ad un gradino sottostante, a quella di un procacciatore d'affari?
Vorresti applicare lo star del credere all'avvocato che tu hai incaricato di difendere i tuoi interessi?
Primo: l'avvocato, come tutti i liberi professionisti, non ha l'obbligo di raggiungere dei "target" (non dei "budget" perché il budget è una cifra che si può spendere) fissati da altri, se non fissati fissati dal professionista medesimo secondo le proprie esigenze ed il tenore di vita che vuole vivere. Tu vorresti che gli avvocati che non dichiarano un fatturato superiore ai 100.000 euro l'anno venisse impedito loro di esercitare la professione l'anno dopo?
Secondo: lo "star del credere", istituzione che faceva imbizzarrire tutti (rappresentanti, agenti, procacciatori) te lo scrive uno che ha trascorso 20 anni della sua vita a creare reti di vendita di attrezzature e macchinari che trovano impiego nel Movimento Terra (dove vige il detto: il più bravo ha la rogna... pensa al più cattivo).
Ma come, queste persone inviano degli ordini acquisiti alla azienda per la quale lavorano; le aziende hanno potere di avallo o di rifiuto dell'ordine, pagano la provvigione il mese successivo al giorno del mese in cui la propria banca segnala l'incasso, incaricano il rappresentante, l' agente, il procacciatore al recupero se nonvine rispettata la scadenza, se il recupero fallisce allora applicano lo star del credere non sulla provvigione che ovviamente non verrà pagata ma sul saldo delle provvigioni spettanti da altre vendite. A parte il fatto che certe aziende applicavano uno star del credere percentualmente superiore delle provvigioni: per esempio provvigioni sulle vendite del 5% e star del credere del 10% sulla perdita subita dalla azienda in conseguenza del mancato pagamento parziale o totale, con la legge 526/1999 lo "star del credere" è stato abolito.
Io non mai fatto fuori un agente/rappresentante (non ho mai creato dei procacciatori, fugura professionale che non c'entrava con l'attività svolta) che nei 12 mesi non avesse raggiunto il target che gli si era prefissato, e di questo tutti mi sono sempre stati riconoscenti. Ho sempre cercato di capire perché non aveva venduto e se i miei concorrenti avessero venduto e quanto.
Gli slittamenti e gli aggiornamenti dei termini sono tutti presi nell'ambito di quanto concesso dal codice di procedura civile e compatibilmente agli impegni di tutti, Giudece ed avvocati delle parti. Se vuoi mettere delle dead line ai prcessi civili devi rivolgerti ai legislatori non ai magistrati ed avvocati.
sottoscritta e non verbale con regolare pagamento....Seguirebbe facoltativamente preparare il fascicolo...
Sempre facoltativamente istruire la causa in cancelleria...Sempre facoltativa la presenza in udienza...
Per ogni passaggio un tariffario minimo/massimo. In una parola abolire l'obbligatorietà dell'assistenza. Se il cittadino così liberato poi sbatte la testa di fronte alla complessità ( voluta apposta dal legislatore...) del percorso...sarà il primo a rientrare nei ranghi... Ma sia all'andata che al ritorno in piena libertà. Questo solo nel Civile...E almeno nel primo grado...Nel penale...non si sa...e non mi riguarda. Il ricorso alla Costituzione che impedirebbe la mia proposta (è stata fatta anche da avvocati...)
si può criticare con un ragionamento che riconosco bizantino...ma non per questo impossibile.
L'art.... della Costituzione usa la parola "difesa" (diritto alla difesa) ma si è dimenticata il suo opposto,
cioè "Accusa". Su quell'articolo (non ricordo il numero) si dà per scontato l'obbligatorietà della difesa
che è implicito al fatto che lo Stato la assicura ai meno abbienti (patrocinio) Stranamente non è detto "esplicitamente" che il cittadino abbiente debba ricorrere obbligatoriamente all'avvocato.
Ma diamolo pure per scontato. Mentre non dovrebbe essere per nulla scontato che l'accusatore
debba anche lui avere un avvocato. Un esempio pratico che ci riguarda molto da vicino.
Fra il conduttore povero che non paga più niente e il suo locatore che non percepisce più i canoni nè le spese è il primo che potrà ottenere il beneficio del Patrocinio in ossequio al dettato costituzionale,
mentre per il secondo (accusatore) non vi è nè contenuto esplicito, nè contenuto implicito.
Quindi per tornare a bomba se io e Luigi decidessimo di affidarci ad un giudice sarà lui (abbiente) a scegliere e pagarsi un avvocato per difendere la categoria messa sotto accusa e non dall'accusatore qpq.
Se vi sembra complicato mandatemi pure a fare compagnia al compianto Frad.