Aggiungo altre possibili mosse, sempre se possibili e di qualche convenienza:tu, cambi la serratura non gliela lasci libera: così sarà lei a doversi rivolgere ad un avvocato. Quando lui scriverà che alla sua assistita le viene di fatto negato il godimento della sua parte di bene tu, tramite il tuo avvocato chiedi lo scioglimento della comunione.
e poi dove sta scritto che lei può usufruire della casa nel periodo estivo.
1)Se le utenze sono intestate alla nostra Tittola55, provvedere alla chiusura sia dei contratti sia fisicamente degli allacci. Rendendo
provvisoriamente inabitabile l'immobile.
2) Senza ricorso al mediatore, esporre il cartello con "VENDESI"
appropriando agli eventuali interessati un prezzo elevatissimo
tale da rendere impossibile la vendita...nel contempo però quando capiterà di parlare con la sorella riporterà domande ricevute (fittizie, chiaramente...) col valore di mercato giusto.
Insomma a mali estremi, rimedi estremi. quiproquo.
P.S. Il tutto preceduto da una raccomandata minacciando la messa in mora
per la parte delle spese e eventualmente delle tasse mai versate dalla sorella...omissis..."per cui mi vedo costretta a chiudere le
utenze"...Fido che non mi costringerai a tanto...ecc...ecc...Serenamente da tua sorella...ecc..ecc...