Ma certo che è di troppo sia sul lato della correttezza formale sia su quella sostanziale...io evidenziavo che è ormai diventato di uso comune l'abusoPremesso che io auguro all'esimio una lunga vita da pensionato, ritengo che un'affermazione sia un 'ente' primario, un qualcosa non ulteriormente divisibile, come anni fa si pensava fosse l'atomo. Un'affermazione dunque può avere tre valori:
vera, falsa, indefinita. Qualunque avverbio sarebbe di troppo. Invece l'analisi di un problema, di regola costituita di più affermazione, può avere una gradazione del tipo:
vera, falsa, in parte vera e quindi in parte falsa. Sarebbe ad ogni modo interessante avvicinarsi alla logica fuzzy, che risponde a stranissime domande, domande del tipo: "Quanto è alto il gigante più basso del mondo?"
degli avverbi...fra cui spicca in primo luogo quello caro al porcellino (o one?)
di Arcore che è : "ASSOLUTAMENTE". Questo, attenente alla sfera celeste, dovrebbe essere usato con molta prudenza (e mi devo trattenere per evitare di dire con assoluta prudenza...come pure sarei tentanto...)
Ma vedi un imbonitore, per inviare i propri messaggi, deve ricorrere necessariamente all'uso anomalo degli avverbi... figuriamoci quando raggiunge L' ECCELLENZA come nel caso dell'impenitente ganimede che lo usa impunemente in qualsiasi cosa dica...anche la più innocua...E questo da un trentennio...tutti i giorni in decine e decine di telegiornali e approfondimenti ha di fatto prodotto per inconscia imitazione
l'abuso di questo "celestiale" avverbio da parte di una maggioranza incalcolabile di concittadini, fra cui spiccano proprio i più acculturati...non
escluso NOI propisti. Quindi io propongo il perdono grammaticale per quanti di noi possano ancora incorrere in tale abuso. Tu Jaco, Giudice inflessibile, sei disposto a tale magnanimo gesto??? Magari brindando con lambada e lambrusco??? Ai posteri...!!! qpq(in discesa).