Ok
marinoernesto,
Quando, per legge, si considera risolto a tutti gli effetti un contratto d'affitto in presenza di sfratto per morosità?
Mi sembra che ti abbiano risposto ampiamente sia UVA che altri.
Al di la del mio sfogo (h
o una faccenda simile in corso, non diretta ma per persona a cui ci tengo) purtroppo la Legge Italiana in questo campo la giudico carente, ampiamente lacunosa, particolarmente all'atto esecutivo finale.
Quando ero ragazzo (oltre mezzo secolo fa) accadeva sovente che arrivava polizia, ufficiali giudiziari e sbaraccavano di brutto.
Ora avviene il fatto inverso: adirittura chi non è in grado di difendesi non avendo finanze sufficenti per farlo soccombe quando il suo bene, e magari unico reddito, resta abusivamente occupato da terzi.
Ora gli step per poter liberare un immobile anche se dichiarato dal Giudice cessata la locazione devono uscire gli Ufficiali Gìudiziari.
Non liberano subito. Fanno un primo avviso. Poi ritornano. Secondo avviso. Terzo intervento: possono procedere.
E i beni dell'occupante se restano: vanno in custodia a ... ci sono i custodi preposti per Legge: sono a carico di chi? Ma è ovvio! Di chi intima lo sfratto. Già.
Abitazione, commerciale ecc. ecc. Non cambia la musica. E il quesito è:
Quando, per legge, si considera risolto a tutti gli effetti un contratto d'affitto in presenza di sfratto per morosità?
Dura e fornire una risposta che fornisca una corretta ed esaustiva risoluzione.
La legge c'è, ma è stralacunosa.
Purtroppo la realtà è questa. Risposte risolutive al quesito mi sembra non sussistano.
Con tutta la buona volontà di UVA e di altri.