Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
Dove sta scritto che è impossibile la cessione della quota di nuda proprietà d'un immobile con la riserva d'usufrutto?
Da nessuna parte.
Ma nella Nota II all'art. 1 della Tariffa -Parte Prima allegata al D.P.R.n. 131/1986 è previsto che per richiedere le agevolazioni "prima casa" si debbano possedere, tra altro, anche le seguenti condizioni:
b) che nell'atto di acquisto l'acquirente dichiari di non essere titolare esclusivo o in comunione con il coniuge dei diritti di proprietà, usufrutto, uso e abitazione di altra casa di abitazione nel territorio del comune in cui è situato l'immobile da acquistare.
c) che nell'atto di acquisto l'acquirente dichiari di non essere titolare, neppure per quote, anche in regime di comunione legale su tutto il territorio nazionale dei diritti di proprietà, usufrutto, uso, abitazione e nuda proprietà su altra casa di abitazione acquistata dallo stesso soggetto o dal coniuge con le agevolazioni di cui al presente articolo ovvero di cui all'articolo 1 della legge 22 aprile 1982, n. 168, all'articolo 2 del decreto-legge 7 febbraio 1985, n. 12, convertito, con modificazioni, dalla legge 5 aprile 1985, n. 118, all'articolo 3, comma 2, della legge 31 dicembre 1991, n. 415, all'articolo 5, commi 2 e 3, dei decreti-legge 21 gennaio 1992, n. 14, 20 marzo 1992, n. 237, e 20 maggio 1992, n. 293, all'articolo 2, commi 2 e 3, del decreto-legge 24 luglio 1992, n. 348, all'articolo 1, commi 2 e 3, del decreto-legge 24 settembre 1992, n. 388, all'articolo 1, commi 2 e 3, del decreto-legge 24 novembre 1992, n. 455, all'articolo 1, comma 2, del decreto-legge 23 gennaio 1993, n. 16, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 1993, n. 75 e all'articolo 16 del decreto-legge 22 maggio 1993, n. 155, convertito, con modificazioni, dalla legge 19 luglio 1993, n. 243.
 

Antonio Abiuso

Membro Attivo
Proprietario Casa
La domanda di Anna 123 non allude a potenziali acquisti poi d'una prima casa (con quindi necessario cambio ovviamente di scenari) risultando intesa semplicemente a sapere se, per il trasferimento al coniuge della sua quota di titolarità dell'immobile conviene farne la vendita o la rinuncia. In questi termini ci può quindi stare anche la possibilità della donazione, non esclusa a priori nel quesito. L'averla peraltro associata alla riserva d'usufrutto risale alla saggia ipotesi già avanzata da Gianco al riguardo. Et hoc satis, per voce degli antenati...
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
Non avendo accennato ai motivi per cui si desidererebbe cedere la quota dell'immobile, è stato opportuno ricordare che se si riservasse l'usufrutto, il successivo acquisto di un altro immobile non consentirebbe di godere dei benefici prima casa. E il cedente continuerebbe a essere soggetto passivo d'imposta, sia ai fini delle imposte dirette sia ai fini di IMU/TASI.
 
Ultima modifica:

Antonio Abiuso

Membro Attivo
Proprietario Casa
Tutto ben chiaro e, senza dubbio, apprezzabile; ma se così fosse presumibile non sarebbe il caso di perder tempo nel rispondere a domande che celano precisazioni non di poco conto.
Diversamente s'andrebbe incontro a una generale perdita di tempo. O no.
 

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