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Pensandoci bene la dichiarazione inserita nell'atto potrebbe essere considerata un "falso" perché come fa ad inserire nel rogito tale affermazione visto che i suoi onorari vengono liquidati a stipula sottoscritta, quindi dopo la chiusura dell'atto.
la dichiarazione inserita nell'atto potrebbe essere considerata un "falso" perché come fa ad inserire nel rogito tale affermazione visto che i suoi onorari vengono liquidati a stipula sottoscritta, quindi dopo la chiusura dell'atto.
In genere il pagamento avviene con assegno, e ultimamente ho notato un fatto particolare.chi deve pagare il notaio stacca l'assegno
In genere il pagamento avviene con assegno, e ultimamente ho notato un fatto particolare.
In due casi recenti (anni 2017 e 2018) due notai diversi hanno chiesto all'acquirente (a carico del quale era previsto il costo dell'atto) l'emissione di due assegni distinti. Uno per la parcella del notaio (onorario, IVA, recupero spese esenti da IVA) e un altro per l'imposta di registro che il notaio avrebbe poi versato all'Erario.
Non so se si tratta di una consuetudine contabile dei professionisti, oppure se esiste una norma che impone di incassare separatamente i due importi, seppure con assegni intestati entrambi al notaio.
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