La donazione è ammirevole e lodevole da parte tua, ma sconsigliata da un punto di vista pratico.
Questo perché è noto che una donazione può essere revocata entro 20 anni dalla donazione stessa (se il donante è in vita), oppure entro 10 anni dalla donazione stessa (se il donante è deceduto, ma non è il tuo caso perché il donante saresti tu). Quindi ciò vincola l'immobile, in quanto se in futuro i tuoi fratelli desiderassero VENDERLO A LORO VOLTA, nessuna banca concederebbe un mutuo su un bene immobile proveniente da donazione, proprio in virtù del fatto che si potrebbe fare avanti qualche avente diritto, che invaliderebbe la donazione, con tutte le spiacevoli conseguenze del caso.
Ti consiglio pertanto, di:
a) Contattare un notaio che Vi aiuterà a stabilire il REALE VALORE DI MERCATO DI QUESTO BENE IMMOBILE, ammettiamo che il responso del notaio sia, "Un bene immobile di questo genere può valere 10.000 Euro";
b) Tu con cautela e nel rispetto della normativa anticiriclaggio trasferisci 10.000 Euro tuoi sul conto dei tuoi fratelli, al 50% ognuno, se due sono gli acquirenti;
c) Fate un regolare atto di VENDITA (e non donazione) dove i tuoi fratelli ti pagano al 50% ciascuno con assegno circolare. L'atto di vendita è soggetto alle imposte e naturalmente all'onorario notarile.
Così facendo fate un trasferimento "pulito" che non inficerà, in futuro, la possibilità di vendere a qualcuno che, per acquistare, debba chiedere un mutuo.
L'unica spesa sono le imposte per l'atto, e l'onorario notarile.
Ti faccio notare che anche in caso di donazione (che - torno a ripetere - sconsiglio vivamente!) pagheresti le imposte e l'onorario notarile.
Chi paga è l'acquirente, ma siete fratelli e potreste pagare 1/3 ciascuno visto il legame di parentela che Vi unisce. Teoricamente dovrebbero pagare solo i due fratelli, nella pratica fate 1/3, 1/3 e 1/3, e sono tutti felici.