Forse il Caf si riferisce ai due pagamenti di saldo e acconto relativi alla cedolare secca.
Con la dichiarazione 2021 (che si riferisce ai redditi 2020) paghi il saldo cedolare secca del 2020 e gli acconti 2021.
Gli acconti per il 2021 sono pari al 100% della cedolare dovuta per l'anno precedente, e si versano in due rate a giugno e a novembre.
Se nella dichiarazione dell'anno successivo risulterà un credito (acconti versati maggiori della cedolare secca dovuta) lo si potrà compensare coi versamenti successivi.
E' lo stesso meccanismo dell'IRPEF: saldo anno precedente + acconti anno in corso.
Essendo una tassa piatta, la cedolare non permette di portare in deduzione alcun onere né di usufruire delle detrazioni. Che vanno persi se il contribuente, non avendo altri redditi soggetti ad IRPEF, non è capiente.
Quindi occorre valutarne bene la convenienza ed eventualmente revocare l'opzione, ma la cedolare non è "un acchiappacitrulli". Magari è un po' citrullo chi ti ha dato delle informazioni poco chiare senza approfondire la question