Cedolare secca, che fatica!

[Nemesis]

ho registrato lo scorso anno2022

Quando scade l'annualità nel 2023?
La revoca deve essere effettuata entro 30 giorni dalla scadenza dell’annualità precedente (cioè entro il termine previsto per il pagamento dell’imposta di registro relativa all’annualità di riferimento) e comporta il versamento dell’imposta di registro dovuta.
È opportuno ricordare anche che:
- nel caso in cui l'opzione esercitata in sede di registrazione del contratto
e, quindi all’inizio della prima annualità, sia revocata a valere dalla seconda
annualità, resta comunque valida la rinuncia del locatore agli aggiornamenti del canone per un periodo corrispondente a quello della prima annualità per il quale il locatore si è avvalso di tale regime. Pertanto, il locatore non può richiedere gli aggiornamenti del canone relativi alla seconda annualità.
- per gli immobili posseduti in comproprietà, l’opzione esercitata da parte di un solo locatore, comporta la rinuncia agli aggiornamenti del canone a qualsiasi titolo, anche da parte dei comproprietari che non hanno optato per il regime della cedolare secca.

 

[navol]

grazie1 febbraio 2023
infatti per la 1 annualità trascorsa non chiedo aggiornamento ma per questa si anche se la lettera l'ho mandata in ritardo vuole dire che io pago tasse sin dall'inizio ma l'inquilino può iniziare a pagare l'aggiornamento dal mese successivo a marzo se consideriamo i 30 giorni prima.

 

[basty]

grazie1 febbraio 2023
infatti per la 1 annualità trascorsa non chiedo aggiornamento ma per questa si anche se la lettera l'ho mandata in ritardo vuole dire che io pago tasse sin dall'inizio ma l'inquilino può iniziare a pagare l'aggiornamento dal mese successivo a marzo se consideriamo i 30 giorni prima.

Credo tu non abbia capito la precisazione di Nemesis.
Quanto a comunicare l'interruzione della cedolare secca, non sei in ritardo: se ho inteso bene avevi tempo fino a fine febbraio (30 gg dalla decorrenza).
Ma per quanto attiene alla applicazione dell'adeguamento Istat, Nemesis sostiene (credo a ragione) che potrai iniziare ad adeguare il canone alla fine di questa annualità, quindi da febbraio 2024.

La logica di questa interpretazione la troverei nel fatto che se applicassi l'Istat nel 2023, è come se disattendessi la promessa fatta nel 2022 con la CS, di non applicare alla scadenza, cioè dal 2023, l'aggiornamento

 

[uva]

tanto meno chiedere l'ISTAT.

Fino a quando anche uno solo dei locatori mantiene l'opzione per la cedolare secca, non è possibile alcun aumento del canone (nemmeno per l'aggiornamento Istat).

 

[basty]

il suo commercialista afferma che non posso ne chiedere la revoca della cedolare e tanto meno chiedere l'ISTAT.

Sulla prima affermazione, ciò che riporti non è corretto. Alla scadenza ciascuno può revocare la CS.
Buona invece la seconda.
Non è poi chiaro se fin dall'inizio ad optare per la CS era uno dei due comproprietari o entrambi: in caso uno solo torni alla tassazione ordinaria, ciò produce effetto solo sulla propria denuncia redditi, ma non sulla possibilità di applicare l'istat. (vedi @uva)

 

[uva]

vedi

l'aveva già specificato @Nemesis nel post n. #11:

per gli immobili posseduti in comproprietà, l’opzione esercitata da parte di un solo locatore, comporta la rinuncia agli aggiornamenti del canone a qualsiasi titolo, anche da parte dei comproprietari che non hanno optato per il regime della cedolare secca.