giamic

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Proprietario Casa
Buonasera,

parlando con un commercialista mi è venuto un dubbio. Io ho due appartamenti locati uno 4+4 con canone libero e cedolare del 21% e uno a canone concordato 3+2 e cedolare del 10%. Ora mi accingo ad affittare un terzo appartamento con modalità affitto breve per turisti e pensavo, essendo l'unico in regime di affitto breve, di poter applicare la cedolare del 21%, invece secondo il commercialista solo uno dei tre può optare per questa aliquota mentre gli altri due vanno al 26%. Io penso che sbagli, non credo che gli affitti lunghi rientrino nel conteggio con quelli brevi. Chi ha ragione? Grazie
 

Clematide

Membro Attivo
Proprietario Casa
Buonasera,

parlando con un commercialista mi è venuto un dubbio. Io ho due appartamenti locati uno 4+4 con canone libero e cedolare del 21% e uno a canone concordato 3+2 e cedolare del 10%. Ora mi accingo ad affittare un terzo appartamento con modalità affitto breve per turisti e pensavo, essendo l'unico in regime di affitto breve, di poter applicare la cedolare del 21%, invece secondo il commercialista solo uno dei tre può optare per questa aliquota mentre gli altri due vanno al 26%. Io penso che sbagli, non credo che gli affitti lunghi rientrino nel conteggio con quelli brevi. Chi ha ragione? Grazie

Tu.
 

queenalexa

Membro Attivo
Proprietario Casa
Gli appartamenti in affitto breve non possono essere più di 4 in capo alla stessa persona (host). Alcune regioni invece hanno il limite di due.

Oltre i 4 o 2 appartamenti il gestore deve aprire la partita IVA.
Gli affitti brevi hanno due "modalità":
- gestione diretta del proprietario
- gestione di un terzo che paga l'affitto al proprietario.

Nel primo caso, ad ogni giorni/settimana di affitto, il portale (Airbnb, VRBO et alia) toglierà al prezzo praticato il 21% e lo verserà all'Agenzia delle Entrate. In sostanza è lo stesso meccanismo dell'IRPEF per i lavoratori dipendenti.

Nel secondo caso, il terzo gestore - se non ha partita IVA - avrà lo stesso trattamento cioè il portale provvederà a pagare il 21%.
Il proprietario che percepirà l'affitto senza avere la gestione sceglierà lui se averlo a cedolare secca o meno come se avesse un normale appartamento affittato.

Se il gestore ha più immobili in affitto breve avrà il 21% sul primo e il 26% sugli altri a sua scelta.
Se il gestore o il proprietario che gestisce direttamente l'affitto breve hanno partita IVA, la tassazione segue l'IVA (forfettino o ordinaria)

Il 26% attiene esclusivamente sui redditi provenienti dall'affitto breve (oltre il secondo immobile).

Quindi un immobile affittato in via ordinaria ha la cedolare secca ( 10% o 21%)
Il 26% è la flat tax sullo specifico reddito da locazione breve.

Conclusione: lontano dai commercialisti più realisti del Re
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
essendo l'unico in regime di affitto breve, di poter applicare la cedolare del 21%,
E' corretto.

L’aliquota dell’imposta (riferita ai redditi da locazioni "brevi")

Con l’entrata in vigore della legge di bilancio 2024 (legge n. 213/2023), dal 1° gennaio
2024, in caso di opzione per l’imposta sostitutiva nella forma della cedolare secca, si
applica l’aliquota del 26%.
Questa aliquota è ridotta al 21% per i redditi riferiti ai contratti di locazione breve
stipulati per una sola unità immobiliare per ciascun periodo d’imposta, a scelta del
contribuente. L’individuazione di tale unità immobiliare deve avvenire nella
dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta interessato.


Fonte: Guida alle locazioni brevi dell'Agenzia delle Entrate - agosto 2024 - pag. 5
 

Allegati

  • Locazioni_Brevi_disciplina_fiscale_e_regole_per_intermediari.pdf
    2,2 MB · Visite: 21

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