Stai affittando ad un'impresa.
Confidi (sia singolare che plurale) vuol dire consorzio di garanzia fidi. Sono istituti costituiti da imprese consorziate in un determinato territorio (in genere sono costituiti su base regionale) che versano delle quote affinché i consorziati, attraverso la garanzia del confidi, possano ottenere garanzie che normalmente non otterrebbero dal sistema bancario o otterrebbero a condizioni meno favorevoli.
nel 2010 (D. Lgs. n. 141) c'è stato un intervento legislativo successivamente al quale i confidi devono essere iscritti al registro previsto dall'art. 107 del Testo Unico Bancario (TUB) e sono diventati oggetto di vigilanza bancaria.
In precedenza i confidi erano caratterizzati da limiti dimensionali e da una governance poco adeguata a valutare i rischi di impresa.
In genere, nonostante questo maggiore rigore disciplinare che ha portato ad una crescita dimensionale tramite la fusione di alcuni confidi e ad un loro rafforzamento patrimoniale, la garanzia di un confidi resta, a mio avviso, una garanzia debole, in quanto la loro possibilità di fungere da garanti è limitato dal fondo di garanzia, ovvero dall'ammontare delle quote versate dai consorziati. Questo vuol dire che in caso di escussione di una eventuale garanzia, qualora il fondo di garanzia risultasse interamente utilizzato, il confidi non pagherebbe.
Perché? Perché il confidi fornisce garanzie con un moltiplicatore rispetto al fondo disponibile. Se il fondo di garanzia è pari a 100 ed il moltiplicatore è pari a 6, il confidi può fungere da garante fino all'importo di 600. Ma una volta che abbia pagato i 100, i restanti 500 non troverebbero copertura alcuna ed ecco che la garanzia del confidi non vale una emerita cicca. E questo è scritto anche nel contratto di garanzia.
Non so se in queste poche righe sono riuscito a farti capire qualcosa. Lo spero.
Personalmente, non accetterei una garanzia di un Confidi, perché le ritengo troppo rischiose. Poi, però, ognuno fa le proprie valutazioni.