messaggio per mapeit: grazie per la risposta che mi hai dato. visto che tutto questo è molto ingiusto, perchè non ci organizziamo per invogliare qualche deputato interessato a presentare una nuova proposta di legge?
Beh, le organizzazioni dei proprietari esistono già:
Confedilizia, U.P.P.I., ASPPI, Confabitare ecc. e chi più ne ha più ne metta.
Il problema non è creare un'organizzazione, anzi più ce ne sono meno forti sono.
Anche le organizzazioni dei proprietari immobiliari sono divise politicamente, anche se hanno interessi comuni.
Il problema è piuttosto quanto "contano politicamente", ovvero quanti "numeri" possono procurare in termini di voti ai nostri politici. Pochi, troppo pochi per far loro presentare delle proposte di legge impopolari, ovvero che tolgano dei privilegi acquisiti a quel gran serbatoio di voti costituito dalla categoria degli inquilini.
Certo, se in un qualche futuro ipotetico governo si dovesse insediare al ministero competente un politico eletto anche grazie al contributo delle categoria dei proprietari immobiliari e se questi avesse voglia di metter mano alla normativa in materia di locazioni, se non altro per redigere un "testo unico" ed eliminare alcune ingiustizie e storture, magari con una delega del parlamento in materia, ecco che forse si potrebbe rendere la normativa italiana sulle locazioni meno iniqua.
Ma tu pensi che se si insediasse un governo gestito dai vari Bersani, Di Pietro, Bindi ecc... lo farebbe ? semmai il contario !
Poi resterebbe comunque sempre il problema della lentezza e della incertezza della giustizia civile in Italia.
Non è possibile attendere uno o due anni per avere un decreto esecutivo di sfratto.
A fronte di un inquilino moroso in molti Paesi interviene una struttura giudiziaria snella e veloce (tipo un nostro Giudice di Pace) che nel giro di un mese, a fronte di una richiesta motivata, decreta che l'inquilino ha 30 giorni di tempo per uscire con le buone o le cattive dall'immobile e tu rientri in possesso del tuo bene in massimo due mesi. Penso che si riferisse a questo il post sul Regno Unito. E al 31mo giorni, se non è uscito, tu ti presenti con la forza pubblica, lo fai uscire e cambi le serrature.
Questo sarebbe l'ideale, ma penso che in Italia sia estremamente difficile andare contro l'ideologia dominante ed ammettere che la proprietà privata va difesa con mezzi rigorosi contro gli abusi.
Non dimentichiamo che la nostra Costituzione è stata redatta con il contributo fondamentale del P.C.I. di Palmiro Togliatti e che il P.C.I., per il quale ideologicamente le finalità politiche sono sempre state l'abolizione della proprietà privata e l'abbattimento dello Stato borghese attraverso l'istaurazione di una dittatura del proletariato... ha contribuito a costruire e redigere il nostro impianto legislativo fino al 1991, quindi facendovi inserenire delle norme che rispecchiano in parte detta ideologia.
Dal 1976 al 1979 in Italia si succedettero i vari governi Andreotti, personaggio per il quale la mediazione con le forze della sinistra concedendo da una parte pur di ottenere vantaggi dall'altra, fu un'arte riconosciuta.
E la Legge 392/78 fu proprio il frutto di tale mediazione. Si concesse alle sinistre di tutelare quello che allora veniva chiamato il "proletariato urbano", ovvero coloro che costituivano le masse di richiedenti locazioni a basso costo e di lunga durata, a discapito di altri favori come quelli di lasciar concedere sgravi e contributi alle caste industriali dominanti (vedi Agnelli, De Benedetti ecc..) che chiedevano soldi e garanzie.
I proprietari immobiliari, anche a quell'epoca, contavano poco più che nulla dal punto di vista elettorale.
Così siamo giunti ad oggi.
Di quell'impianto legislativo qualcosa è stato riformato con la Legge 431/98 ma riguarda solo gli immobili concessi in locazione per uso abitativo, mentre per quelli commerciali siamo fermi a quell'epoca.