alberto bianchi

Membro Storico
Proprietario Casa
@silviotto , se hai voglia e tempo puoi "acculturati" sull'argomento digitando su Google il brocardo "Aliud pro alio", troverai articoli di legge, sentenze e varie fattispecie.
A proposito" Aliud pro alio" letteralmente significa "ho comprato dell'aglio mi hanno rifilato qualcos'altro!". Compri un'auto ma ti consegnano una bicicletta.
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
in realtà è stata l'agenzia a citarmi in giudizio per le retsanti 1500 euro della provvigione, domani ci sara la prima udienza............ spero vivamente che il Giudice di Pace dia ragione A ME....... vi aggiornero
Io non mi preoccuperei, spiega al Giudice di Pace per filo e per segno la tua esperienza, il fatto che l'oggetto attuale non è adeguato alla compravendita (visto che mancano le concessioni), non potrà mai è poi mai essere agibile, quindi tu non avrai mai i titoli adeguati per viverci...vediamo che ti risponde. Le Agenzia immobiliari fanno da intermediari però non possono chiedere il compenso per aver messo un proprietario con un immobile da sanare con un compratore. Non credo che il codice deontologico professionale degli agenti immobiliari tolleri un comportamento del genere. Quello dei Geometri non lo tollera (anche perché ci andrebbe di mezzo la categoria).
 

arciera

Membro Senior
Proprietario Casa
Ma proprio non si può fare. Non si può proprio fare. Mi meraviglio che abbia avuto il coraggio di chiedere un compenso. Puoi fare una richiesta tu? quantifica il danno. il fermo che hai avuto nella ricerca. Il danno anche in quanto stress di una casa che pensavi fosse già tua ed invece scopri l'imbroglio sotto. io oltre le spese processuali chiederei almeno cinquemila euro di indennizzo. Così impara, digli al giudice.
 

Ennio Alessandro Rossi

Membro dello Staff
Professionista
Chiarisco cosa mi è accaduto... Fatta proposta d'acqusto per un piccolo appartamento, accettata dal venditore, dopo qualche gg è seguito il preliminare di compravendita, precisamente il 20 aprile 2013. Nel quale vi è specificato che l'abitazione non era momentaneamente in regola, ma che poteva essere sanata nel giro di pochi mesi.(stessa cosa figura sulla proposta d'acquisto) Ho versato 10.000 euro di anticipo e 5.000 come caparra al venditore, e un acconto di 1.000 euro all' AI a fronte di una provvigione di 2.500. Dopo tre mesi di inutile attesa un mio carissimo amico geometra mi fa notare che quella abitazione non potrà mai essere sanata, tranne che con un improbabile condono edilizio. Ho chiesto lumi all' AI il quale mi spiega che stavano (proprietario e credo anche il padre del AI che fa il geometra) cercando di sanare l'abitazione (che si trova al pianterrreno di un palazzo di quattro piani) con il PIANO CASA, quello del governo berlusconi per capirci. CRedo che uno o piu condomini si sia opposto a questa assurdita, e tutto è saltato. dopo svariati solleciti il proprietari mi ha restituito la somma che gli era stata versata. Ma l'AI non soddisfatto mi ha citato in giudizio per le restanti 1.500 della sua provvigione. é una sintesi dell'accaduto ma credo che sia sufficente per avere qualche consiglio....che fare????

A mio parere la provvigione non è dovuta . Ci sono degli studi dottrinali che ebbi occasione di approfondire e che avvalorano motivatamente questa tesi
 

Avvocato Luigi Polidoro

Membro Attivo
Professionista
Concordo con quanti mi precedono e sono sicuro che l'avvocato di silviotto avrà già predisposto agevolmente le proprie difese.
La richiesta della agenzia immobiliare è del tutto infondata, l'agenzia immobiliare ha agito negligentemente e non può pretendere alcunché.
Silviotto potrà chiedere il rigetto della domanda di pagamento della agenzia e citare in giudizio il venditore affinchè:
1) lo garantisca dalle pretese economiche della agenzia, qualora esse dovessero essere mai accolte (e mi sembra impossibile che ciò possa avvenire);
2) gli corrisponda il doppio della caparra.
Attendiamo di conoscere l'esito della vicenda, mi raccomando!
 

Jrogin

Fondatore
Membro dello Staff
Professionista
Premesso, come già postato altre volte, che senza leggere le carte possiamo fare solo delle considerazioni di ordine generale, non è illegittimo stipulare un contratto preliminare di compravendita avente per oggetto un immobile con delle difformità da "sanare" sottoposto alla condizione che la parte promettente venditrice si obblighi a "sanare" l'immobile entro una certa data. Naturalmente una scrittura di questo tipo dovrà prevedere i patti nel caso la condizione non si verifichi nei termini pattuiti. In pratica è opportuno indicare cosa fare con le somme date alla parte promettente venditrice (a titolo di acconto? caparra penitenziale? caparra confirmatoria? deposito cauzionale?.....) Dovranno essere semplicemente restituite alla parte promettente acquirente? Dovrà essere aggiunta una eventuale penale? Avrà diritto o no ad un risarcimento dei danni?.......... tutto ciò può essere concordato.
 

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