mimihaiuara

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Buongiorno a tutti,

sono una donna di 45 anni, laureata, lavoro in un ente pubblico e per esigenze organizzative da due mesi sono stata spostata in un nuovo ufficio. L'ufficio è composto da me, Rita, Noemi, il vice-capo Francesco e il capo effettivo Stefania che viene per brevissimi periodi perchè ha seri problemi di salute. Il vice-capo mi ha preso di mira fin da subito, cerca di cogliere ogni occasione per offendermi ed insultarmi. Lui ha 65 anni, ed ha purtroppo la fama di un marpione; io invece sono una donna piacente, ma assolutamente non volgare, semplice e ovviamente non sono assolutamente interessata a lui. Ecco le situazioni tipo in cui mi ritrovo



  • mi chiama nella sua stanza per mostrarmi qualcosa nel computer e nel momento che mi avvicino al computer grida “ma che fai, come ti permetti, perché guardi il mio computer??”. Creandomi non pochi problemi, perché non so davvero come aiutarlo se non vuole condividere lo schermo con me. Lui non mi fa parlare, se cerco di spiegargli una cosa mi interrompe oppure mi chiude il telefono in faccia.


  • la settimana scorsa, una collega ci ha inviato per email dei documenti aggiornati. Lui mi ha scritto “mettiamo in copia conoscenza il capo Stefania”. Poiché lui si era dimenticato di farlo, ho messo io in copia conoscenza la capa. Poi mi ha chiamato gridando “ ma che hai fatto, hai mandato tutto a Stefania??”. Io basita gli ho risposto “lo hai scritto tu!!!!!!”. Lui balbettando risponde “ah l’ho scritto io?”. Invece di chiedermi scusa ha risposto in maniera sprezzante e arrogante “allora questa volta hai capito??”.


  • nuova cartella in area condivisa dell'istituto: la settimana scorsa lui mi ha chiesto la creazione di una nuova cartella nell'area condivisa dell'istituto, e io gli ho risposto che per farlo occorreva compilare un modulo di autorizzazione e poi presentarlo al settore informatico competente. Quando gli ho risposto così ha reagito in maniera sconsiderata, ha gridato che non capisco niente , mi ha chiuso il telefono in faccia dicendomi che non mi voleva più sentire in quella giornata. Poi è intervenuta un'altra mia collega e ha cercato di spiegargli quanto gli avevo detto (occorreva chiedere autorizzazione).


  • Dopo il rientro in ufficio del capo : sono entrata nella sua stanza e gli ho chiesto di informarmi quando avrei dovuto togliere la delega di firma riservata a lui; Il vice-capo mi risponde sbuffando “mi hai rotto, parli troppo, non mi assillare, non siamo dalla parrucchiera”…Io però ho insistito dicendo “lo devo sapere è importante”. E lui mi ha risposto “te lo dirò” e mi ha invitato a liberare la sua stanza della mia presenza. Orbene, mercoledì 27 novembre mi chiama ****iandomi “perché non hai tolto la delega di firma?”; ma io gli avevo chiesto di avvertirmi quando avrei dovuto farlo, dato che il capo è presente a fasi alterne per motivi di salute. Lui non mi ascolta quando parlo e io sono sfinita dalla sua arroganza e superficialità!!!


  • Divieto di comunicazione con la collega funzionaria dell'ufficio (Rita): appena sono entrata nel servizio, la funzionaria Rita ha cercato gentilmente di coinvolgermi nelle riunioni teams insieme agli altri, ma lui si è opposto fermamente, motivando il suo rifiuto con la mia qualifica (impiegato semplice). Ho accettato la sua decisione nonostante la funzionaria Rita avesse tentato in tutti i modi di coinvolgermi. Poi il vice capo ha cominciato ad arrabbiarsi con me se mi sentivo al telefono con Rita. Così non solo mi ha negato la formazione da parte di Rita, ma in poche parole mi ha imposto di non avere contatti con lei. E questo lo trovo sgradevole, anche perché dovremmo essere un Team.


  • Offese e svilimenti continui verso la mia persona: è arrivato a chiedermi “perché parli così, sei autistica?” Il termine autistico mi sembra un po' pesantuccio da utilizzare. Eppure non mi sembra di parlare in modo strano; beh, sicuramente, differentemente da lui, ho ricevuto una educazione e non mi relaziono con gli altri come una troglodita. Mi rammenta in continuazione che sono un impiegato semplice , e lui un dirigente e che per questo devo stare zitta e in un certo senso accettare di essere trattata in modo umiliante.


  • Calunnie sulla mia persona :giovedì 28 novembre vengo a sapere con mio grande dispiacere e delusione che il vice-capo nel corso di una riunione intercorsa con la capa Stefania e la funzionaria Rita, ha avuto il barbaro coraggio di affermare davanti a tutti che io mi sono lamentata parecchio con lui di Rita, perché si rifiuta di lavorare e collaborare con me. Assolutamente FALSO!!Mai detto o pensato cose del genere. Anzi!!Lei è stata la PRIMA a volermi coinvolgere in ogni modo. Inoltre nel corso della riunione ha affermato che io non posso essere formata o collaborare con Rita perché ho delle limitazioni mentali che mi portano a non capire (sono laureata e vivo da sola).


Ho inviato all'ufficio risorse umane una istanza di spostamento per incompatibilità assoluta con il vicecapo spiegando tutto quello che è successo. Ho messo anche i sindacato. Nel frattempo, ho bloccato il vicecapo da ogni utenza telefonica, e sono in full smartworking finchè non mi allontanano da lui. Non voglio più essere offesa, calunniata e insultata con domande “ma per caso sei autistica”? Inutile dire che sono molto preoccupata, le mie domande sono:

1)Secondo voi perchè si sta comportando così con me? Non capisco perchè mi odi così tanto. Sono una donna semplice e assolutamente non aggressiva. Lui mi ODIA e io non capisco il motivo

2)Qualcuno si è ritrovato in questa situazione?
 

Heifetz

Membro Attivo
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Ecco le situazioni tipo in cui mi ritrovo
Mi dispiace.

Ti consiglio di documentare tutto con precisione, registra ogni episodio specificando data, ora, luogo ed eventuali testimoni, e soprattutto conserva con cura tutte le comunicazioni scritte (email, messaggi, ecc.).
Ho inviato all'ufficio risorse umane una istanza di spostamento per incompatibilità assoluta con il vicecapo spiegando tutto quello che è successo. Ho messo anche i sindacato.
Hai fatto bene. Potresti richiedere che la situazione venga affrontata formalmente con le risorse umane, possibilmente alla presenza di un rappresentante sindacale, così da garantire maggiore trasparenza e tutela dei tuoi diritti.
Non capisco perchè mi odi così tanto. Sono una donna semplice e assolutamente non aggressiva. Lui mi ODIA e io non capisco il motivo
Capire fino in fondo il motivo di certi comportamenti spesso porta a poco.

Le persone possono agire per frustrazione, insicurezza o semplice cattiveria, ma il punto centrale è che questo non dipende da te (ciò che conta ora è che tu continui a proteggerti e a difendere la tua dignità senza farti carico di colpe che non ti appartengono).
2)Qualcuno si è ritrovato in questa situazione?
Non mi sono mai trovato in una situazione così estrema, ma ho avuto esperienze in ambienti tossici e poco sani, dove le dinamiche erano decisamente spiacevoli. A un certo punto, ho scelto di andarmene perché ho capito che non valeva la pena restare in un contesto che minava il mio benessere personale e professionale.
 

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