Dall'affermazione, tutt'altro che corretta:
"Il canone è dovuto una sola volta, per ogni famiglia o per gruppo di persone residenti nella stessa casa".
Non pagherà il canone per la detenzione del TV nell'abitazione concessagli in comodato. Per due ragioni:
- il contratto per l'energia elettrica in quell'abitazione non potrà essere a uso domestico residente. Pertanto il fornitore non potrà addebitarglielo.
- il canone TV pagato dall'intestatario del contratto per l'energia elettrica della casa dei genitori vale per tutti gli apparecchi TV detenuti nei luoghi adibiti a residenza o dimora di tutti i componenti della sua famiglia anagrafica.
Si spera che sarà così. E in quel caso, sarebbe la "novità" positiva contenuta in quel comunicato stampa.
Grazie. Se l'anomalia è quella indicata in neretto (
o gruppo di persone) io intrepreto come sostitutivo della famiglia o inalternativa a quello che significa
la parola famiglia cioè ad essa...basti pensare alla coppia non sposata ( uomo-donna; donna-donna; uomo-uomo) che la legge, per ora, non considera famiglia...
e diventa semplicemente un
gruppo, semplice se vogliamo, essendo formato
solo da due persone...composto, se con una bella ammucchiata (2+1...2+2...+3...ecc..)...E ti chiedo: come avrebbe dovuto scrivere il legislatore
o più semplicemente con quali altre parole si sarebbe dovuto esprimere???
Io. francamente, non ne riesco a trovare delle altre...Ma tu sicuramente ce le potrai dare, per deduzione conseguente. Di nuovo grazie. qpq.