wmar

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In base all'accordo territoriale:
- i valori min/max del canone relativi all'area omogenea sono: 4-6,50 euro mq/mese;
- in base alle caratteristiche oggettive l'immobile risulta appartenere alla fascia il cui "valore di oscillazione del canone" è: "dal 26% al 50% della banda di oscillazione minimo/massimo";
- la superficie complessiva (balconi inclusi) è: 95.

Come si calcola il canone?
 

uva

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Io capisco che il valore €/mq max applicabile sia il 50% del valore max previsto nella banda di oscillazione.
Ossia: 50% di 6,50 = 3,25 €/mq/mese.
Che però mi sembra un po' basso (ma non so a quale Comune si riferisce, forse uno piccolo in cui i canoni concordati sono minori rispetto alle grandi città).

Poi si moltiplica la superficie x 3,25 e si ottiene il canone mensile.
Occorre leggere attentamente l'Accordo Territoriale per determinare la superficie: in genere quella dei balconi non si considera al 100% ma in percentuale minore (ad esempio il 25%).
 

wmar

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Io capisco che il valore €/mq max applicabile sia il 50% del valore max previsto nella banda di oscillazione.
Ossia: 50% di 6,50 = 3,25 €/mq/mese.
Che però mi sembra un po' basso (ma non so a quale Comune si riferisce, forse uno piccolo in cui i canoni concordati sono minori rispetto alle grandi città).

Poi si moltiplica la superficie x 3,25 e si ottiene il canone mensile.
Occorre leggere attentamente l'Accordo Territoriale per determinare la superficie: in genere quella dei balconi non si considera al 100% ma in percentuale minore (ad esempio il 25%).

Innanzitutto grazie per la risposta. Sì, quel valore calcolato è troppo basso. In un linguaggio oscuro, gli accordi territoriali parlano, relativamente alle bande di oscillazione, di una "differenza tra il valore massimo e il valore minimo". Nel caso in esame la differenza è: 6.5-4=2.5. Credo sia al valore di questa differenza che debbano essere applicate le percentuali (26% e 50%), ottenendo così le oscillazioni da sommare ai valori minimo (4) e massimo (6.5) relativi all'area omogenea.
Mi pare di aver capito che dal 2017 i contratti con canone concordato debbano obbligatoriamente essere per lo meno attestati da una delle associazioni firmatarie dell'accordo territoriale, anche se non sussiste l'obbligo della registrazione dell'attestazione. Burocrazia sempre più complicata e onerosa.
 

uva

Membro Storico
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dal 2017 i contratti con canone concordato debbano obbligatoriamente essere per lo meno attestati da una delle associazioni firmatarie dell'accordo territoriale, anche se non sussiste l'obbligo della registrazione dell'attestazione.
Sì, è così.
Se l'Accordo Territoriale di quel Comune ha recepito il D.M. 16/01/2017, i contratti concordati stipulati in autonomia (cioè senza l'intervento dei Sindacati) devono ottenere la "bollinatura" per poter usufruire delle agevolazioni fiscali.

Nel caso specifico, mi sembra strano che si debba calcolare la differenza tra i valori max e min della banda di oscillazione.
Nel mio Comune, ad esempio, individuata la banda di oscillazione in base ai vari parametri (dotazioni dell'immobile come ascensore, doppi servizi, porta blindata, riscaldamento, condizionamento, ecc) e in base alla zona in cui si trova, si può applicare il valore max senza ulteriori complicazioni.
 

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