Si può pignorare anche il c/c bancario e il conto titoli. Trattandosi di un pignoramento presso terzi (presso la banca del debitore) occorre sempre procedere tramite decreto ingiuntivo.
Per ottenere il decreto ingiuntivo devi, tramite il tuo avvocato, fare richiesta al Tribunale dettagliando e motivando il tuo credito (per canoni di locazione, oneri accessori, ecc). Solo dopo la notifica al debitore e in mancanza di opposizione da parte di quest'ultimo entro 40 giorni (oppure se il debitore ha proposto opposizione nei termini e il giudice non l'ha accolta), il d.i. diventa esecutivo. Quindi gli si notifica il precetto e se il debitore non ottempera spontaneamente al pagamento si procede coi pignoramenti.
E' una procedura lunga e costosa!
Ora se il tuo inquilino è moroso e non ci sono ragionevoli speranze che riprenda i pagamenti, non puoi far altro che iniziare la pratica di sfratto per morosità. E' l'unico modo per rientrare in possesso del tuo immobile.
Considera che, trattandosi di una locazione uso abitazione, la convalida dello sfratto da parte del giudice ti permette di non pagare le imposte sul reddito non percepito relativo ai canoni non incassati.
Quindi ti consiglierei di attivarti subito per lo sfratto, e poi valutare se è opportuno agire per vie legali per il recupero credito.
E' possibile che l'inquilino moroso ottenga delle proroghe (termine di grazia concesso dal giudice, rinvii dell'esecuzione dello sfratto da parte dell'ufficiale giudiziario). E nel frattempo il tuo credito non fa che aumentare!
Successivamente potresti anche tentare il recupero del credito per via stragiudiziale: un accordo bonario tra te e l'inquilino per il pagamento rateale di quanto dovuto, magari concedendogli una parziale remissione del debito.