La Consulta dirà la sua, ma Governo e Parlamento avrebbero tutto il tempo di correggere quanto appena disposto.
Il problema è il tempo. I giudici della Consulta, come quelli di Cassazione, mica possono riunirsi e lavorare tutti i giorni e men che mai a oltranza, perchè altrimenti non avrebbero il tempo di spendere i lautissimi compensi che ogni mese ricevono (da noi, sic!) sul conto senza vergognarsene).
La sentenza della Consulta arriverà sicuramente, purtroppo, fuori tempo massimo per il blocco attuale e i sinistri, che sono furbi, scaltri, fessi, ma non stupidi, qualora non rispecchiasse i loro desiderata, troveranno sicuramente il modo di fare altri "blocchi" modificando i termini da usare e i modi, ma mantenendo la stessa sostanza...non sarebbe certo la prima volta (è accaduto in innumerevoli circostanze e anche con il blocco della perequazione delle pensioni: hanno superato l'incostituzionalità aggiungendo la parola "temporaneo", salvo rinnovarlo ad ogni scadenza, sempre temporanea...) che una norma dichiarata incostituzionale, dopo talmente tanto tempo, che ci si era anche dimenticati che la Consulta la stava esaminando, sia stata reintrodotta sotto altra forma, in attesa che anche questa, dopo anni, venisse dichiarata a sua volta incostituzionale; e così via...
Ormai sono un esercito di senzavergogna: basti vedere come Mattarella, Cartabia & C. (non) stanno gestendo lo scandalo della magistratura.
L'unica speranza, forse, è che, nel frattempo, cambi il governo ed il suo orientamento.