Il nuovo articolo 1138 del Codice civile (in vigore dal 18 giugno) stabilisce espressamente che il regolamento condominiale non potrà più contenere norme che vietino il possesso o la detenzione di animali domestici in casa o comunque all'interno del condominio.
Nulla cambia però per i regolamenti in essere prima dell'entrata in vigore della legge di riforma, perché la nuova disposizione, in quanto non diretta a tutelare un interesse di ordine pubblico, è destinata ad avere efficacia solo per il futuro, in forza del principio generale vigente nel nostro ordinamento della irretroattività della legge.
da I limiti alla libertà di tenere animali in condominio
comunque l'articolo l'ha scritto un giornalista, quindi da prendere con le dovute cautele.
ma una volta quando si usava l'aggettivo domestico per una specie animale si intenva un animale che dopo un opportuno trattamento non fuggiva alla vista dell'uomo, o sbaglio? Una ulteriore suddivisione all'interno degli animali domestici era quella di considerare gli animali da lavoro (equini, bovini) da utilità (pecore,capre, conigli e maiali), da cortile (oche, galline, anatre, tacchini) da compagnia (cani, gatti ed uccelli).
Ora non vorrei che con la scusa che sono tutti animali domestici qualcuno, copiando la moda americana, si prernda in casa un maialino.
Nulla cambia però per i regolamenti in essere prima dell'entrata in vigore della legge di riforma, perché la nuova disposizione, in quanto non diretta a tutelare un interesse di ordine pubblico, è destinata ad avere efficacia solo per il futuro, in forza del principio generale vigente nel nostro ordinamento della irretroattività della legge.
da I limiti alla libertà di tenere animali in condominio
comunque l'articolo l'ha scritto un giornalista, quindi da prendere con le dovute cautele.
ma una volta quando si usava l'aggettivo domestico per una specie animale si intenva un animale che dopo un opportuno trattamento non fuggiva alla vista dell'uomo, o sbaglio? Una ulteriore suddivisione all'interno degli animali domestici era quella di considerare gli animali da lavoro (equini, bovini) da utilità (pecore,capre, conigli e maiali), da cortile (oche, galline, anatre, tacchini) da compagnia (cani, gatti ed uccelli).
Ora non vorrei che con la scusa che sono tutti animali domestici qualcuno, copiando la moda americana, si prernda in casa un maialino.