Salve a tutti.
Da alcuni anni l'amministrazione di un condominio, di recente formazione, mi invia gli inviti alla partecipazione alle assemblee condominiale. Ritenendo però, suffragato dall'opinione di alcuni geometri da me interpellati, che l'immobile di mia proprietà sia escluso da qualunque rapporto con il condominio, ho ignorato, su consiglio dei medesimi esperti, le comunicazioni degli inviti, le quali, nelle intenzioni dell'amministratore, hanno probabilmente il valore di presunzione di appartenenza (anche se nelle tabelle millesimali allegate alle comunicazioni il mio immobile è assente)
Avendo intenzione di eliminare finalmente una pericolosa infiltrazione di acqua nell'arco delle scale che danno accesso al mio immobile e proveniente da una parte dell'edificio, soprastante il mio immobile, che certamente ricade nel condominio, dopo inutili tentativi di contattare i singoli proprietari, stremato dal loro menefreghismo, mi sono rapportato all'amministratore del condominio. Il quale si è detto disponibile a risolvere il problema, a patto - questo è il tenore del suo discorso - che io accetti di partecipare (probabilmente solo per una porzione del mio immobile) al condominio. Cosa che non ho intenzione di fare in alcun modo. Ritenete sia stato un errore interpellare l'amministratore?
Da alcuni anni l'amministrazione di un condominio, di recente formazione, mi invia gli inviti alla partecipazione alle assemblee condominiale. Ritenendo però, suffragato dall'opinione di alcuni geometri da me interpellati, che l'immobile di mia proprietà sia escluso da qualunque rapporto con il condominio, ho ignorato, su consiglio dei medesimi esperti, le comunicazioni degli inviti, le quali, nelle intenzioni dell'amministratore, hanno probabilmente il valore di presunzione di appartenenza (anche se nelle tabelle millesimali allegate alle comunicazioni il mio immobile è assente)
Avendo intenzione di eliminare finalmente una pericolosa infiltrazione di acqua nell'arco delle scale che danno accesso al mio immobile e proveniente da una parte dell'edificio, soprastante il mio immobile, che certamente ricade nel condominio, dopo inutili tentativi di contattare i singoli proprietari, stremato dal loro menefreghismo, mi sono rapportato all'amministratore del condominio. Il quale si è detto disponibile a risolvere il problema, a patto - questo è il tenore del suo discorso - che io accetti di partecipare (probabilmente solo per una porzione del mio immobile) al condominio. Cosa che non ho intenzione di fare in alcun modo. Ritenete sia stato un errore interpellare l'amministratore?