Il recupero dei soldi spesi nella ristrutturazione, nel maggior parte dei casi, non è automatico e immediato, entro certi limiti comunque possibile, soprattutto per quella sostanziale. La rivalutazione è da considerare, ma solitamente parliamo di % basse, certamente se l'immobile per esempio fosse in classe energetica A, potrà avvalersi di valutazioni più vantaggiose, rispetto a classi inferiori, come la G.250k 1,5% (proposto da loro (% più bassa per l'esclusiva e trattamento di favore poichè avevo già pagato a loro provvigione in acquisto, mi pare 2,5% - su 235k 12 anni fa.
All'epoca avevo parlato con la stessa persona)
Il prezzo aumentato è dovuto a rifacimento totale di tetto con criteri antisismici, sostituzione caldaia e migliorie varie.
Sono disposta a scendere fino alla stessa cifra pagata in acquisto.
Il mercato immobiliare però oscilla, sale e scende continuamente, mi spiego meglio: Nel 2011 avrà avuto quella particolare zona d'ubicazione e contesto abitativo (insieme a tanti altri fattori) una determinata valutazione (nel suo caso l'acquisto è stato di 235k), non per forza identica a quella attuale del 2023. L'immobile e le sue valutazioni sono sempre da contestualizzare, domanda e offerta non coincidono sempre allo stesso modo.
Il mio consiglio è quello di proseguire con l'agenzia immobiliare fino alla scadenza del mandato, rivoluzionando però la pubblicità, impegnandosi maggiormente su più fronti (faccia presente all'agenzia che il rischio maggiore non è solamente quello di non fare visite, ma di perdere una cliente affezionata). Nel frattempo valutare insieme a loro l'abbassamento (graduale) di prezzo.
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