Buongiorno a tutti. Riassumo qui di seguito quanto più posso per non tediarvi.
Nel 2018 ereditai un bilocale (in altra città dove non conosco nessuno) da una mia anziana e cara zia.
L'amministratore, pur non avendolo mai incontrato fisicamente, si è sempre dimostrato una persona stupenda: precisa, onesta e dal veloce riscontro sia telefonico che per PEC.
Nel maggio dello scorso anno ricevo una sua PEC ove comunicava che lasciava l'attività per raggiunti limiti di età e, il mese dopo, ricevevo per PEC il verbale di assemblea dove si riportavano tutte le coordinate del nuovo amministratore eletto che, sue parole, avrebbe convocato a breve un'assemblea.
Fin qui tutto bene.
Ma passano i mesi e mi insospettisco di questo "silenzio stampa". Contatto l'amministratore per email prima e per PEC dopo: nessuna risposta. Dopo infiniti tentativi raggiungo il neo-amministratore sul cellulare e mi dice che c'era stata l'assemblea a novembre ma io non figuravo nell'elenco di distribuzione del precedente amministratore (balla pazzesca perché avevo sempre ricevuto tutto per PEC). Gli rimando per PEC tutte le mie coordinate chiedendo almeno il verbale d'assemblea ed eventuali spese da sostenere (consuntivi, preventivi, nuovo IBAN per i pagamenti ecc.).
Altro silenzio, altre telefonate: con le scuse più assurde egli procrastina di settimana in settimana quanto mi è dovuto per diritto, oltretutto trattasi semplicemente di qualche PDF che ha già prodotto.
Domanda_1: è corretto se gli invio un'ennesima PEC dove dico che non posso onorare eventuali pagamenti condominiali perché, nonostante le infinite richieste, non mi ha inviato comunicazioni di alcun tipo?
Domanda_2: ho sentito parlare di "Diffida all'amministratore" ma non so esattamente in cosa consiste, se serve un legale e se si ottiene qualche riscontro in più.
Grazie per l'attenzione e scusate la lungaggine.
Nel 2018 ereditai un bilocale (in altra città dove non conosco nessuno) da una mia anziana e cara zia.
L'amministratore, pur non avendolo mai incontrato fisicamente, si è sempre dimostrato una persona stupenda: precisa, onesta e dal veloce riscontro sia telefonico che per PEC.
Nel maggio dello scorso anno ricevo una sua PEC ove comunicava che lasciava l'attività per raggiunti limiti di età e, il mese dopo, ricevevo per PEC il verbale di assemblea dove si riportavano tutte le coordinate del nuovo amministratore eletto che, sue parole, avrebbe convocato a breve un'assemblea.
Fin qui tutto bene.
Ma passano i mesi e mi insospettisco di questo "silenzio stampa". Contatto l'amministratore per email prima e per PEC dopo: nessuna risposta. Dopo infiniti tentativi raggiungo il neo-amministratore sul cellulare e mi dice che c'era stata l'assemblea a novembre ma io non figuravo nell'elenco di distribuzione del precedente amministratore (balla pazzesca perché avevo sempre ricevuto tutto per PEC). Gli rimando per PEC tutte le mie coordinate chiedendo almeno il verbale d'assemblea ed eventuali spese da sostenere (consuntivi, preventivi, nuovo IBAN per i pagamenti ecc.).
Altro silenzio, altre telefonate: con le scuse più assurde egli procrastina di settimana in settimana quanto mi è dovuto per diritto, oltretutto trattasi semplicemente di qualche PDF che ha già prodotto.
Domanda_1: è corretto se gli invio un'ennesima PEC dove dico che non posso onorare eventuali pagamenti condominiali perché, nonostante le infinite richieste, non mi ha inviato comunicazioni di alcun tipo?
Domanda_2: ho sentito parlare di "Diffida all'amministratore" ma non so esattamente in cosa consiste, se serve un legale e se si ottiene qualche riscontro in più.
Grazie per l'attenzione e scusate la lungaggine.