Scrivi anche una raccomandata A.R. alla tua amica dicendole che intendi riavere nella tua disponibilità l'appartamento di tuo padre che le avevi concesso in comodato gratuito.
Concordo.
Il "comodato è essenzialmente gratuito" (testuale nell'art. 1803 c.c., rubricato "definizione"), in quanto, se vi fosse un pagamento in denaro, ci troveremmo di fronte ad un altro tipo di contratto e cioè alla locazione (ciò che, nel linguaggio comune, viene sempre chiamato affitto, mentre tale nome spetta solo alla locazione di beni produttivi; art. 1615 c.c.).
Il contratto di comodato non è sempre soggetto a registrazione.
I contratti verbali di comodato, siano essi relativi a beni mobili o immobili non sono infatti soggetti a registrazione, tranne nell’ipotesi di enunciazione in altri atti (R.M. 14/E/2001).
Qualora il
contratto di comodato su beni immobili sia redatto in forma scritta lo stesso è invece soggetto a registrazione in termine fisso con applicazione dell’imposta di registro in misura fissa di euro 168,00. È dovuta inoltre l’imposta di bollo in misura ordinaria.
La cosa dovrà essere restituita alla scadenza del termine pattuito ma, se non è previsto un termine, la restituzione deve avvenire quando il comodatario se ne è servito per l’uso convenuto.
Se infine, non è fissato un termine e non è possibile individuare un termine in relazione allo scopo previsto, la cosa andrà restituita a richiesta del comodante. (Art. 1810 c.c.)